Il Parmigiano riduce le multe a chi sfora le quote di produzione
Per il 2023-2025 l’assemblea del Consorzio taglia gli importi dovuti dagli splafonatori e aumenta il budget destinato alla promozione all’estero
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L’assemblea generale del Consorzio del Parmigiano Reggiano abbassa le multe di chi supererà le proprie quote produttive di formaggio fissate dal Piano di regolazione dell’offerta 2023-25. In particolare,l'Importo unico base viene ridotto da 25 a 12,5 euro al quintale, mentre l’Importo grande splafonatore da 40 a 30 euro al quintale. Per l’anno prossimo, il Consorzio ha inoltre deliberato un bilancio record con 56,5 milioni di euro di ricavi, 34,2 milioni dei quali verranno destinati agli investimenti in marketing e comunicazione per lo sviluppo della domanda in Italia e all'estero. Si tratta di un budget di 4 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente.
«Il 2023 sarà un anno molto importante, caratterizzato da grandi sfide - ha detto Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano - per affrontare i problemi legati alle incertezze macroeconomiche causate dal conflitto in Ucraina, al caro energia, all'incremento del costo delle materie prime e a un'inflazione crescente che ridurrà il potere d'acquisto delle famiglie, dovremo collocare sul mercato la produzione più alta della Dop, quella del 2021, riuscendo sia a mantenere il Parmigiano Reggiano a un prezzo concorrenziale, in modo che sia accessibile alle famiglie, sia a difendere la redditività delle aziende, che hanno già subito l'aumento dei costi di produzione».
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