Il Pd romano acquisisce le 19 sezioni dell’ex Pci
Incorporati immobili da 4 milioni dell’associazione Futuro storico
di Emilia Patta
2' di lettura
Il Pd romano ritrova casa, e in un certo senso rimette a posto i propri conti saldando nel contempo i conti con il passato storico proprio a ridosso del centenario della nascita del Partito comunista italiano (scissione al congresso socialista di Livorno, 21 gennaio 1921). Già, perché nei primi giorni del 2021 la direzione romana del Partito democratico ha deliberato la fusione per incorporazione degli immobili ora in possesso dell’associazione “Futuro storico” fondata dopo lo scioglimento dei Ds di Roma, eredi del Pci, e gestita da alcuni suoi ex membri. È l’avvio di un’operazione che si chiuderà ad aprile, in tempo per le elezioni comunali nella Capitale.
Si tratta della storica sezione di Ponte Milvio - quella del segretario comunista più amato da militanti ed elettori, ossia Enrico Berlinguer - e di altre 18 sedi, da San Lorenzo fino ad Ostia Antica (le altre sono Montesacro, Tor Sapienza-Tor Tre Teste, La Rustica, Torpignattara, Alessandrino, Centocelle, Borghesiana-Finocchio, Capannelle, Ostia Antica, Marconi, Portuense, Monteverde, Montespaccato, Aurelio, Balduina, Monte Mario e Portuense). Un totale di 19 sedi, parte della 50 acquistate degli anni dal Pci-Pds-Ds con il contributo degli iscritti.
Un patrimonio immobiliare di tutto rispetto, che vale 4 milioni di euro. Certo, con la fusione il Pd romano acquisisce non solo gli immobili ma anche i debiti, comunque molto inferiori al valore del patrimonio: 900mila euro. L’operazione, oltre a conservare sedi dal valore storico e culturale e ad evitare che fossero meste all’asta per coprire i debiti dell’associazione “Futuro storico”, serve dunque anche a ripianare la situazione debitoria del Pd romano. Come ci spiega il tesoriere Claudio Mancini: «
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