Il Pecorino Romano Dop conquista gli Usa
Volano le esportazione e il fatturato che cresce di un più 15,6 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022
di Davide Madeddu
2' di lettura
Dai piatti pronti e composti alla ristorazione, per arrivare all'industria alimentare. Il Pecorino romano dop conquista gli Usa dove vola l'esportazione e il fatturato che cresce di un più 15,6 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022.
A tracciare il bilancio positivo, al termine del Fancy food di Las Vegas, è il consorzio di tutela del Pecorino romano dop che per la prossima stagione anticipa nuove iniziative promozionali per sostenere i prodotti proprio negli States. «Per noi gli Stati Uniti sono da sempre un mercato fondamentale e strategico - chiarisce Gianni Maoddi, presidente del Consorzio di tutela Dop -, per questo la nostra attività di promozione è sempre presente e stiamo per partire con un nuovo progetto di promozione, PR on TOP, con cui investiremo 3 milioni di euro».
Nel corso della trasferta di Las Vegas un riscontro sull'andamento legato al gradimento del prodotto da parte del mercato americano. E una conferma che arriva leggendo i dati sulle esportazioni che dal 2020 hanno registrato una crescita progressiva.«Al Fancy Food abbiamo avuto ottimi riscontri sul forte interesse per il Pecorino Romano - aggiunge Maoddi - che non è più solo come prodotto da destinare all'industria ma anche alla ristorazione, alla grande distribuzione, ai piatti pronti e composti».
Non a caso, ricorda Maoddi «fra i più grandi importatori c'è proprio un'azienda italiana che trasforma il prodotto creando piatti direttamente negli Usa». Quindi i risultati positivi che segnano una scalata alle classifiche. «La crescita di fatturato registrata è il nostro massimo storico - aggiunge ancora il presidente del Consorzio -, un risultato che ci ha permesso di sorpassare giganti come il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano, e questo nonostante il calo di importazioni del 2,8% dovuto sia dalla carenza di prodotto che dall'aumento del prezzo. Come Consorzio continueremo a dare massimo risalto e visibilità al Pecorino Romano, da sempre leader negli Stati Uniti, anche a vantaggio dell'economia delle zone di produzione».
Nel corso degli ultimi cinque anni l'esportazione di pecorino negli Usa è passata da 10.925 tonnellate a 13.618. Quanto alle quotazioni, in dollari il prezzo al chilo è passato da 8,537 a 12,384, con le maggiori punte a dicembre quando il prezzo è arrivato a 14,050 dollari al chilo. Crescita che al Consorzio contano di mantenere anche attraverso le prossime campagne di promozione che si stanno mettendo in atto.
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