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Il pennello giusto per un make-up perfetto

di Monica Melotti

3' di lettura

Strumenti fondamentali per la riuscita del make-up: stiamo parlando dei pennelli che ogni make-up artist custodisce con cura. In media un truccatore ne possiede circa 200, ma alcuni, come il “guru” Gordon Espinet, vicepresidente di Mac Cosmetics Canada ne ha quasi 500; altri meno, come Rae Morris, nota per le sue collaborazioni con Vogue e Harper’s Bazar, che ne riduce il numero a ventisei.

In realtà, per realizzare un buon trucco, occorrono almeno 8/10 pennelli: un brush per il fondotinta, uno per il fard, due per gli occhi e uno per le labbra, gli altri servono per le sfumature, le sopracciglia, il contouring e illuminare determinate zone del viso.

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Ma come scegliere il pennello giusto? Ne esistono tantissimi sia nella forma sia come consistenza delle setole. Il primo dubbio che sorge è meglio un pennello in setole naturali o sintetiche? Gli esperti consigliano le setole naturali (visone, martora, capra, cinghiale) per applicare le polveri e il fard perché riescono a raccogliere meglio la poudre e assicurano una stesura più omogenea. Le setole sintetiche di ultima generazione, però, sono simili a quelli naturali, hanno una maggiore durata essendo più robuste e sono soprattutto indicate per le texture in crema o liquide.

Il segreto di un make-up perfetto? La scelta del pennello

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Come utilizzarli
Per una base perfetta, realizzata con il fondotinta o la BB cream, si può usare un pennello piatto oppure di forma arrotondata, l'importante che non sia troppo morbido in modo da sfumare la texture uniformemente con dei semplici movimenti rotatori. L'applicazione della terra, invece, richiede un pennello ancora più morbido e più grande, ma per non ritrovarsi con il viso macchiato, bisogna raccogliere poca polvere alla volta.

«Il mio pennello preferito è il kabuki, utilizzato dalle geishe per il loro maquillage, con setole fitte e il manico tronco - dice la make-up artist australiana Rae Morris -. Grazie alla sua forma può essere utilizzato con ogni polvere, meglio se minerale, ma con cautela perché rilascia una grande quantità di pigmento».

Il pennello obliquo è, invece, indicato per applicare l'ombretto rispettando due semplici regole: per i toni scuri ne occorre uno più piccolo, mentre quello più grande è riservato alle nuance chiare che si stendono sulla palpebra fissa. Il pennello diagonale, invece, serve a definire le sfumature e a scolpire il profilo dell'occhio per dare l'effetto “cerbiatta”. Infine il pennello per le labbra, la scelta è molto personale e dipende dall'abilità di ognuno. Può essere in setole naturali, meglio se in martora, oppure sintetiche, rigido o morbido, con punta molto fine o piatta. Il più usato è quello “a lingua di gatto”, un pennello piatto e arrotondato alle estremità, con fibre rigide e punte per definire, contornare e riempire le labbra con controllo e precisione estrema.

La pulizia dei pennelli
È un gesto fondamentale, spesso dimenticato e fatto in modo saltuario. I make-up artist puliscono i loro pennelli ogni volta che li adoperano, ma un buon compromesso è almeno una volta alla settimana, in questo modo si evita la crescita dei batteri e l'eventuale rischio di infezioni.

I metodi? Ce ne sono diversi. Il più semplice è quello di utilizzare un po' di acqua calda con l'aggiunta di un liquido per i piatti in un bicchiere dove intingere i pennelli che vanno poi passati su un piatto bianco fino a che non ci sia più la presenza di colore. In alternativa al liquido piatti si può utilizzare il sapone di Marsiglia o uno shampoo delicato. In commercio esistono diversi spray disinfettanti o cleaner professionali, per una pulizia più profonda si può utilizzare una spugnetta con rilievi in silicone in modo da evitare di sporcarsi le mani. Attenzione a non bagnare la ghiera del pennello, altrimenti l'acqua residua potrebbe intaccare la colla che tiene unite le setole del brush.

Un altro step importante è l'asciugatura. L'ideale sarebbe stenderli a testa in giù con l'aiuto di una corda, in commercio esistono anche delle basi in plexiglass asciuga pennelli, altrimenti si possono stendere in orizzontale su una serviette facendo in modo che la testa del pennello non sia appoggiata sull'asciugamano, ma nel vuoto.

Tra i beauty device c'è il pulitore-asciugatore elettrico per i pennelli. È un dispositivo che utilizza una tecnologia di rotazione centrifuga che pulisce e asciuga i pennelli in meno di 30 secondi, permettendo l'utilizzo immediato. È perfetto per i pennelli grandi, meno per quelli piccoli dove l'effetto centrifuga si perde.

Da ricordare che i pennelli prima di essere utilizzati devono essere perfettamente asciutti, per velocizzare l'operazione si può usare il phon non troppo caldo. Infine non vanno mai riposti in pochette piene di prodotti con il rischio di schiacciarli, ma vanni messi in un bicchiere con la testa all'insù o in una borsetta apposita.

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