Il percorso di Erg

Il petrolio è un lontano ricordo: ora il gruppo è leader in Italia nella produzione di energia eolica

di Raoul de Forcade

Paolo Luigi Merli. Dal 26 aprile è amministratore delegato del gruppo Erg

2' di lettura

Dal petrolio all’energia green. Anche riassunto in una sola frase, il percorso di Erg spicca come un caso unico nel panorama dell’industria italiana. La singolarità dell’iter imprenditoriale che caratterizza il gruppo genovese guidato dalle famiglie Garrone e Mondini si legge nei suoi oltre 80 anni di storia: Erg, che ha nominato lunedì scorso Paolo Luigi Merli nuovo ad, ha passato i primi 70 lavorando nel settore oil e gli ultimi 12 nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Proprio a queste ultime è dedicato oggi il 90% del capitale investito. La Erg nasce nel 1938, fondata da Edoardo Garrone, e si sviluppa prima commerciando prodotti petroliferi e poi raffinandoli per conto terzi; fino a diventare un grande gruppo capace di produrre e distribuire per conto proprio. È la terza generazione dei Garrone-Mondini che ha determinato la svolta del gruppo. Nel 2008 è iniziato il processo di cambiamento che, in poco più di 10 anni, ha portato Erg a uscire completamente dal settore petrolifero per entrare nelle rinnovabili. Un cambiamento che, dal punto di vista finanziario, ha significato movimentare oltre 8 miliardi di euro, tra operazioni di acquisizione e disinvestimento. Un percorso impegnativo che ha permesso però a Erg di ritagliarsi un posto tra i principali operatori europei nelle rinnovabili: primo in Italia e tra i primi 10 in Europa nella produzione di energia da fonte eolica on-shore, con una capacità installata complessiva di 3.115 megawatt. A partire dal 2008 i margini ebitda del gruppo sono aumentati del 43% circa, garantendo così il mantenimento di un mol simile a quello precedente alla trasformazione, nonostante il fatturato si sia ridotto di 11 volte. Nel periodo 2008-2019 sono stati distribuiti dividendi per quasi 1,3 miliardi e il rendimento per gli azionisti, dal 2008 ad oggi, inclusi i dividendi, è stato del 250%. «Ora – spiegano in Erg – la sostenibilità è parte integrante delle nostre strategie industriali e finanziarie: siamo stati capaci di ridurre in pochi anni del 90% il carbon index(quantità di Co2 emessa per ciascun chilowattora prodotto, ndr). E l’obiettivo per il 2022 è di crescere di 850 megawatt nell’eolico e nel solare». La trasformazione di Erg è stata suggellata da una serie di rating premianti delle principali società (come Vigeo Eris, Msci e Fitch ratings). Recente l’inclusione nel Global clean energy indexdi Standard & Poor’s. Fino all’ingresso nella lista dei Leader della sostenibilità 2021 Il Sole 24 Ore - Statista.

Loading...
Riproduzione riservata ©

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti