Il Plaza di New York venduto per oltre 500 milioni di euro
di E.Sg.
2' di lettura
Il celebre Plaza di New York – a meno di colpi di scena e dopo intricate trattative – dovrebbe essere venduto il prossimo 25 giugno per 600 milioni di dollari (quasi 502 milioni di euro).I compratori sono Shahal Khan, fondatore della White City Ventures di Dubai, e Kamran Hakim, un immobiliarista di New York. «Abbiamo lavorato per tre anni e mezzo per arrivare a questo punto e non vediamo l'ora di chiudere», ha detto Khan, che ha confermato l’acquisto, ma ha rifiutato di parlare ulteriormente.
A vendere sono i proprietari indiani del Sahara Group che con l’albergatore Sant Singh Chatwal hanno in mano il 75% del complesso appartenuto anche al presidente degli Usa Donald Trump, che lo comprò nel 1988 per 390 milioni di dollari – convinto di aver messo le mani «non su un albergo ma su un’opera d’arte: la Monna Lisa» – e lo perse nel 1992 in una bancarotta.
Gli ultimi anni hanno visto fondi sovrani, investitori stranieri e divi farsi avanti per acquistare la proprietà. A complicare l’affare per il Sahara Group è il fatto che i soci di minoranza, l’Ashkenazy Acquisition Corp e la Kingdom Holdings, controllata dal principe saudita Alwaleed bin Talel, hanno in mano il 25% delle quote e fino alla prossima settimana potranno esercitare l’opzione di acquisto a pari prezzo. Alwaleed, uno dei principi e ministri sauditi messi agli arresti in novembre dal principe ereditario Mohammed bin Salman, è stato rilasciato in gennaio.
Il Plaza, dal 1907 all’angolo sud-est di Central Park, potrebbe raccontare decenni di storia di Manhattan . Set di film come 'Intrigo Internazionale' con Cary Grant e 'Home Alone', di classici della letteratura per l'infanzia come 'Eloise', ha ospitato i Beatles nella loro prima visita negli Usa del 1964 e Marilyn Monroe. È stato ritratto nel 'Grande Gatsby' di Francis Scott Fitzgerald e nel film omonimo con Leonardo di Caprio. Fu scelto dalla figlia di Stalin, Svetlana, per annunciare il suo addio al regime sovietico nel 1967. Trump lo aveva affidato alla prima moglie Ivana per “tenerla buona” mentre sfarfalleggiava con Marla Maples, che poi sposò proprio lì, nella Ballroom, nel 1993, due mesi dopo la nascita della figlia Tiffany.
È dal 2005 che il palazzo è solo in parte un albergo. Quell’anno fu convertito in gran parte in appartamenti di lusso, anche se una serie di stanze di hotel, gestite da Fairmont Hotels & Resorts, e i ristoranti tra cui il Palm Court (di 'Eloise') e la Oak Room, dove le donne originariamente non erano ammesse, restano sostanzialmente intatte come ai tempi d’oro.
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