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Il premio Nobel per la letteratura a Annie Ernaux

La scrittrice francese è stata premiata per “l’acutezza clinica attraverso cui ha svelato le radici, gli straniamenti e i vincoli collettivi della memoria personale”

di Stefano Biolchini e Riccardo Bravi

(AFP)

3' di lettura

La scrittrice francese Annie Ernaux vince il premio nobel 2022 per Letteratura per il “coraggio e l’acutezza clinica attraverso cui ha svelato le radici, gli straniamenti e i vincoli collettivi della memoria personale” .

Nata a Lillebonne (Senna Marittima) il 1 settembre 1940 Ernaux è una delle voci più autorevoli del panorama culturale francese. Studiata e pubblicata in tutto il mondo, la sua opera è stata consacrata dall’editore Gallimard, che ne ha raccolto gli scritti principali in un unico volume nella prestigiosa collana Quarto. Stavolta l'Accademia di Svezia ha premiato un nome noto anche in Italia, viste le numerose traduzioni che la casa editrice “L'Orma” ha regalato ai lettori italiani nel corso degli anni.

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Ernaux – nata in Francia nel 1940 a Lillebonne – fa il suo debutto in letteratura nel 1974 con Les armoires vides, romanzo autobiografico. In seguito, ottiene nel 1984 il prestigioso Prix Renaudot con l'opera La place. Les années, pubblicato nel 2008, affresco che va dalla grande guerra sino a oggi, viene ricompensato tra il 2008 e il 2009 con vari premi.

Nel 2011 pubblica L'autre fille, destinata a sua sorella, scomparsa prima della nascita; esce inoltre l'Atelier noir, che raggruppa alcuni carnet di annotazioni, appunti, plan relativi alla redazione delle sue opere. Lo stesso anno una antologia intitolata Écrire la vie esce per le edizioni “Quarto”: racchiude una trentina di interventi autobiografici e propone un quaderno di un centinaio di pagine, composto da foto ed estratti del suo diario intimo inedito.Nel 2016 esce Mémoire de fille, racconto autobiografico nel quale, dopo sessant'anni, ritorna sui suoi 18 anni, nell'estate del 1958, quando ha le sue prime avventure sessuali in una colonia estiva dell'Orne: esperienza che rimarrà per lei “la grande memoria della vergogna, più minuziosa, più intrattabile rispetto ad altre. Questa memoria è in somma il dono speciale della vergogna”.

Nel 2017 riceve il premio Marguerite Yourcenair per l'insieme della sua opera.I suoi romanzi sono diffusi e tradotti in vari paesi del mondo, soprattutto in quelli anglofoni. Inoltre, da L'Événement è stato tratto un film nel 2021 per la regia di Audrey Diwan.La produzione di Annie Ernaux è fortemente marcata da una disamina sociologica che cerca di ritrovare “l'eredità di una memoria collettiva in una memoria individuale”.

Tentando di fuggire dal problema dell'individualismo, l'opera di Ernaux abbozza une ridefinizione dell'autobiografia secondo la quale “anche l'io più intimo appartiene al sociale”. Da qui una scrittura che fa dell'oggettivazione il suo metodo principale, la scrittrice stessa considerandosi come la somma di un vissuto nutrito di referenze e di caratteristiche collettive. Le sue opere riguardano così un certo “meticciato sociale”, la sua storia personale (figlia di commercianti diventata studentessa, professoressa infine scrittrice) e i meccanismi sociologici che l'accompagnano.

Impegno politico

E' anche noto il suo impegno politico a favore dei popoli oppressi e delle minoranze del mondo a cui non vengono concessi da sempre diritti né libertà. Lo schierarsi durante l'ultima campagna presidenziale con L'union populaire di Jean-Luc Mélenchon è testimonianza vivida di questa sua scelta politica e civile, ancorché sociale.

Le possibilità dell’autobiografia

Nei suoi libri ha reinventato i modi e le possibilità dell’autobiografia, trasformando il racconto della propria vita in acuminato strumento di indagine sociale, politica ed esistenziale. Considerata un classico contemporaneo, è amata da generazioni di lettori e studenti.

17esimo Premio Nobel a un francese

Con Annie Ernaux la Francia conquista il suo 17esimo Premio Nobel per la Letteratura. Il precedente Nobel assegnato a un autore francese era quello del 2014 vinto da Patrick Modiano. Prima ancora nel 2008 era stato assegnato Jean-Marie Gustave Le Clézio. La Francia è il paese che ha ottenuti più Nobel letterari nei 121 anni di storia del premio.

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