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Il Premio “strega” anche la Poesia

A maggio sarà annunciata la cinquina finalista, a ottobre il vincitore assoluto

di Matteo Bianchi

2' di lettura

Se stando a Patrizia Cavalli la poesia può parlare di tutto grazie a un esoscheletro esatto, sostando impalpabile nell'istante, Bianca Maria Frabotta raggiunge in versi una dimensione non ricattabile dal futuro, dilata il presente. E per entrambe non c'erano parole da sprecare intorno alla poesia, poiché rimane un fatto sorprendente. Entrambe sono state ricordate da Chiara Valerio e Paolo Di Paolo in apertura di conferenza al Parco archeologico del Colosseo, per la nascita del Premio Strega Poesia.

A un decennio dall'istituzione del Premio Strega Giovani e del Premio Strega Europeo, si aggiunge un nuovo e necessario tassello, promosso da Fondazione “Maria e Goffredo Bellonci” e “Strega Alberti Benevento”, in collaborazione con banca Bper.

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Il riconoscimento sarà assegnato annualmente

Il riconoscimento sarà assegnato annualmente a una raccolta di poesia in lingua italiana, pubblicata in prima edizione tra il 1° gennaio 2022 e il 28 febbraio 2023. Un comitato scientifico – composto da Maria Grazia Calandrone, Andrea Cortellessa, Mario Desiati, Elisa Donzelli, Roberto Galaverni, Valerio Magrelli, Melania Mazzucco, Stefano Petrocchi, Laura Pugno, Antonio Riccardi, Enrico Testa e Gian Mario Villalta – avrà il compito di selezionare l'agognata cinquina finalista, che sarà annunciata a maggio, mentre un’ampia giuria, composta da personalità della cultura, determinerà l'opera vincitrice nel mese di ottobre. I componenti di comitato e giuria resteranno in carica un anno e potranno essere riconfermati.

«Alcuni anni fa la Fondazione Bellonci – ricorda il direttore Petrocchi – avviò un progetto di diffusione della poesia contemporanea nelle scuole sfociato in un'antologia, curata da me con altri, che aveva per titolo un verso di Fernando Bandini: Ci sono fiori che fioriscono al buio. Ecco, la poesia continuerà a sbocciare e a portare luce, conoscenza e umanità anche nei tempi bui che stiamo vivendo».

Si scrivono sempre più versi, ma se ne leggono sempre meno

Però non tutta la produzione poetica odierna è al medesimo livello, anzi, specialmente a fronte del rapporto Aie sullo stato attuale dell'editoria, che segnala una crescita di circa un quinto del genere in questione sugli scaffali, online o tangibili che siano. Si scrivono sempre più versi, ma se ne leggono sempre meno; o peggio, si leggono di corsa, senza consapevolezza, tanto meno orientamento. D'altronde, critici autorevoli quali Cortellessa, Galaverni e Testa faranno ordine.Una vox populi tra i giurati stessi metterebbe già in competizione l'edizione nascente dello Strega in rima con l'egemonia storicizzata del Viareggio. Una vox populi che ridurrebbe così qualsivoglia speculazione introspettiva a una mera pratica egoriferita, lontana dai gesti di profonda generosità verso l'umano che sono le singole opere, ma figlia delle tronfie diatribe che dalle accademie scivolano nei salotti editoriali.

Di certo, chi fa parte del comitato scientifico non potrà essere in cinquina, almeno per l'anno corrente. Probabilmente l’omaggio di Petrocchi a Mariangela Gualtieri e la lettura di Milo De Angelis in chiusura, tratta dalla sua traduzione del De Rerum Natura di Lucrezio, ne fanno già due finalisti in pectore. Il regolamento su www.premiostrega.it


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