Il progresso alla base della crescita continua
di J. Bradford Delong
3' di lettura
Oggi, la popolazione mondiale è in media venti volte più ricca di quanto non fosse nell’Età agraria. Fra il 7000 aC e il 1500 dC le risorse scarseggiavano, il progresso tecnologico era lento e le pressioni malthusiane tenevano l’intera popolazione mondiale in un livello di quasi sussistenza, con un reddito giornaliero pro capite inferiore a un dollaro e mezzo secondo i valori attuali. Nel 2017, solo il 7% circa della popolazione mondiale è così povera. Se per ipotesi prendessimo il valore monetario totale di quello che produciamo e lo usassimo per acquistare il genere di beni e servizi che chi vive con un dollaro e mezzo al giorno consuma, il valore medio della produzione giornaliera globale sarebbe di 30 dollari a persona (ai prezzi attuali). E questo oggi equivale a circa 80mila miliardi di reddito annuo globale. E se i frutti della produttività globale non sono distribuiti in modo tutt’altro che equo, la ricchezza globale della nostra società oggi lascerebbe a bocca aperta i nostri antenati dell’Età agraria. Inoltre, noi non produciamo né consumiamo le stesse cose dei nostri antenati che vivevano al limite della sussistenza. Nel 2017, quaranta chilocalorie al giorno di cereali sarebbero considerate insufficienti e nell’Età agraria i comuni beni e servizi che oggi consumiamo avrebbero avuto costi esagerati e in molti casi impensabili. Nel 1606 c’era una sola persona che poteva godersi uno spettacolo teatrale a casa, era James Stuart, il re di Inghilterra e Scozia. Re Giacomo aveva William Shakespeare e la sua compagnia teatrale i “King’s Men” al suo servizio. Oggi, attraverso gli smartphone, i tablet e la televisione, più di quattro miliardi di persone possono usufruire di una forma di intrattenimento on demand che prima era prerogativa esclusiva dei re. Per fare un altro esempio, l’uomo più ricco dei primi Novecento fu Nathan Meyer Rothschild che morì a cinquant’anni per un ascesso. Se avesse potuto cedere tutta la sua ricchezza per una dose di antibiotico, lo avrebbe fatto. Questo per dire che probabilmente è fuorviante affermare che oggi siamo venti volte più ricchi dei nostri predecessori dell’Età agraria, perché le scelte dei consumatori adesso vanno ben oltre i beni e i servizi che erano disponibili a quell’epoca. Oggigiorno non solo viviamo nell’abbondanza, ma abbiamo una varietà di scelta senza precedenti, che rappresenta un grande stimolo per la crescita mondiale. Ma quanto è forte quello stimolo?
Gli statistici dell’Ufficio di analisi economica del Dipartimento americano del commercio e le loro agenzie consorelle di altri Paesi, hanno cercato di misurare il ruolo di questa maggiore “varietà” nella produttività. Secondo le stime standard, la crescita annua della produttività del lavoro nella regione del Nord Atlantico si aggirava intorno all’1%fra il 1800 e il 1870, al 2 % fra il 1870 e il 1970, e all’1,5% dal 1970 a oggi, con un possibile rallentamento negli ultimi dieci anni. Ma questa è perlopiù una stima dei progressi fatti nel rispondere ai bisogni primari dei più poveri, non del grado di arricchimento che una maggiore produttività ha portato nelle nostre vite. Molto di questo arricchimento lo dobbiamo alle innovazioni che hanno radicalmente trasformato la civiltà umana. Anche in questo caso, sarebbe stato eccessivamente oneroso, per non dire impossibile, aver raggiunto possibilità analoghe in epoche storiche precedenti. Nel tardo romano Impero, solo un aristocratico ricco avrebbe potuto comprarsi un nomenclator, uno schiavo che aveva il compito di memorizzare i nomi e i volti e di ricordarli all’aristocratico quando le occasioni sociali lo richiedevano. Oggi, uno smartphone è meglio di una decina, per non dire un migliaio, di segretari particolari come i nomenclatores.
Nel riflettere sul futuro della crescita e sulle opportunità che una crescita continua offrirà all’umanità, dovremmo riflettere su quanto strada abbiamo fatto. Quanta altra crescita possiamo aspettarci e cosa significherà per quelli che verranno? A giudicare dall’esperienza passata, è impossibile stabilirlo.
loading...