Con il «quick commerce» di Macai spesa a domicilio in un quarto d’ora
Servizio dal 20 maggio a Milano per il supermercato online nato in primavera da Mymenu. In progetto l’apertura di 40 dark store entro l’anno
di Gianni Rusconi
3' di lettura
Parte alle 13 di giovedì 20 maggio l'avventura del primo dark store di Macai, un magazzino nel centro di Milano da cui verranno organizzate le consegne della spesa a domicilio nell'arco di soli 15 minuti. Per il supermercato online nato la scorsa primavera come appendice di Mymenu, la startup-piattaforma che serve a domicilio i pasti di oltre 500 ristoranti di fascia medio-alta e recentemente acquistata dal Gruppo Pellegrini, è dunque tempo di cambiare pelle. L'attività di base rimane ovviamente la stessa – vendere sui canali digitali prodotti alimentari – ma ciò che cambia è il modello attraverso il quale si raggiunge il consumatore finale.
Il progetto iniziale, come spiegano i suoi ideatori, aveva preso corpo analizzando una delle tante difficoltà vissute dagli italiani in pieno lockdown da pandemia di Covid-19: le lunghe code con mascherina per entrare nei supermercati e l'impossibilità di ordinare online, in quanto tutte le realtà della grande distribuzione, anche se organizzate con piattaforme digitali, richiedevano almeno due settimane di attesa per evadere gli ordini.
Da qui l'idea di un supermercato completamente digitale attivo su scala nazionale, capace in pochi mesi di raggiungere oltre 100 province italiane e di fatturare diverse centinaia di migliaia di euro. Ora il “vecchio store” lascia spazio al “ dark store”, un vero e proprio supermercato fisico ma chiuso al pubblico che altro non è che l'evoluzione del precedente modello.
«Andiamo nella direzione – conferma Giovanni Cavallo, uno dei co-founder di Macai, al Sole24ore – di quello che viene definito quick commerce, e cioè la terza generazione dell'ormai tradizionale e-commerce, che prevede la consegna a casa rapida di prodotti di fornitori globali e di prodotti freschi locali di qualità, partendo da magazzini di prossimità».
Nello store è stoccato un po' di tutto, dal tonno in scatola agli articoli per l'igiene della casa, dalla pasta artigianale ai vini più prestigiosi, all'insegna di un'offerta che vuole essere quanto più variegata possibile. Le componenti e le variabili fondamentali di questo nuovo progetto, come dice ancora Cavallo, sono la velocità e la qualità.
«In questa prima fase, per fornire al cliente un'esperienza di consumo più snella, il servizio è attivo solo tramite app e bastano pochi tocchi per ordinare la spesa che verrà recapitata presso il domicilio indicato entro 15 minuti». Si parte da alcune zone di Milano: Stazione Centrale, Repubblica, Turati, Moscova, Quadrilatero della Moda, Isola, Loreto, Corso Buenos Aires, Zara, Città Studi, Cassina de Pomm, Casoretto, Maggiolina, Lazzaretto, Varesine. Si potrà acquistare 7 giorni su 7, senza limiti di ordine minimo, e le consegne (al momento) sono garantite fino alle 22 da rider in bicicletta che a tendere saranno muniti solo di due ruote elettriche; il pagamento si completa direttamente online, con carta di credito o debito e account PayPal, e il costo fisso della spedizione è fissato in 1,90 euro.
La decisione di stoppare l'attività del supermercato online, confida Cavallo, ha ragioni molto concrete: «Il modello era molto pesante e avendo esternalizzato troppo, sia lato magazzino che lato logistica, e senza investimenti molto importanti dal primo giorno di attività, è risultato complesso creare un servizio in linea con le aspettative di un consumatore al 100% digitale. Per questo motivo abbiamo preferito centralizzare e rimanere focalizzati su un unico verticale».
Le opportunità che offre il mercato, in effetti, non sono trascurabili. Se il giro d'affari della Gdo, come ricorda il co-founder di Macai, vale circa 180 miliardi di euro ed è in forte crescita anno su anno, la penetrazione delle vendite online dovrebbe crescere dall'1% di inizio 2020 al 10% previsto entro i prossimi sei anni, generando un business potenziale di circa 20 miliardi di euro di consumi in forma digitale. Il disegno della startup milanese, in questo scenario, è molto esplicito, oltre che parecchio ambizioso: costruire nuove abitudini di consumo diventando un punto di riferimento per la spesa online in Italia e nel Sud Europa e facendo leva sulla convinzione che fra pochi anni sarà consuetudine di molti ordinare la propria spesa e averla consegnata a casa in pochi minuti.
I primi passi in questa direzione contemplano l'apertura di 40 nuovi dark store entro l'anno, di cui un terzo all'estero e gli altri sul territorio nazionale, a cominciare da Milano per toccare a stretto giro altre città del Nord. Per accelerare e concretizzare il piano di sviluppo, e raggiungere a fine 2021 una base di utenti attivi mensili superiore alle 100mila unità, l'azienda sta lavorando a un primo aumento di capitale con investitori istituzionali italiani, statunitensi e inglesi. Buon segno, dicono i diretti interessati, per tutto l'ecosistema dei nuovi attori del grocery delivery.
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