Il regtech cresce insieme alle regole globali: settore da 55 miliardi $ nel 2025
Regolamentazione crescita del 500% in un decennio, le aziende corrono ai ripari con investimenti da 130 miliardi in soluzioni tech
di P.Sol.
2' di lettura
L’economia globale frena, ma non si ferma la proliferazione di regole, in tutti i settori. La digitalizzazione e l'innovazione accelerate, insieme alla sempre maggior rilevanza di ambiti sensibili come la privacy e la cybersecurity, costringono i legislatori a tenere il passo con regole specifiche e le aziende ad aggiornarsi in continuazione, sotto la minaccia di sanzioni.
Per avere un’idea nell'ultimo decennio la regolamentazione è cresciuta del 500%, a un ritmo di 220 revisioni in media al giorno.
È evidente che l’aumento delle normative riguardi in particolar modo i servizi finanziari, una delle industry più regolamentate a livello globale, il settore che solo tra Stati Uniti ed Europa ha pagato 342 miliardi di dollari in multe e sanzioni in poco più di dieci anni.
Il comparto sostiene globalmente ogni anno costi di compliance pari a circa 780 miliardi di dollari; la sola direttiva MiFID II, ha richiesto in Europa 2,5 miliardi di euro di investimenti nel suo primo anno di attuazione.
Per far fronte a tale scenario, si stima che imprese e organizzazioni investiranno globalmente in soluzioni RegTech fino a 130 miliardi di dollari entro il 2025.
Non sorprende quindi che il settore delle tecnologie nate per supportare le aziende nelle attività di compliance abbia fortemente accelerato la propria crescita negli ultimi anni: il valore del settore globale è infatti passato da 6,5 miliardi di dollari nel 2020 ai 10,2 miliardi di dollari nel 2021 (+57%).
E il nuovo Insight Report di Klecha & Co. stima che possa toccare i 55,3 miliardi nel 2025.
Nei soli primi nove mesi del 2021, le imprese del Regtech hanno raccolto capitali per un totale di 13,5 miliardi di dollari (+68,7% rispetto all'anno prima).
Parallelamente sono cresciute in modo significativo anche le operazioni di M&A. Alla fine del 2020, il Nasdaq ha acquisito Verafin, società canadese di software antiriciclaggio e tecnologia di rilevamento delle frodi, per 2,75 miliardi di dollari, mentre Rsa Security, fornitore statunitense di tecnologia di sicurezza mobile di Dell è stato venduto a un consorzio di private equity per circa 2 miliardi di dollari.
Il fenomeno ha toccato anche l’Italia, dove a febbraio è stato annunciato l'investimento nella Regtech Iubenda da parte del gruppo europeo team.blue.
Nel tempo, sottolineano gli analisti di Klecha & Co, i software provider italiani hanno sviluppato soluzioni che permettessero alle istituzioni non solo di rendere più efficienti i loro processi di business e di innovare la propria offerta, ma anche di adeguare tali iniziative alla normativa in continua evoluzione, diventando anche abilitatori della gestione dell'attività di compliance, reporting e audit.
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