Il risiko sul gas israeliano scalda gli energetici in Europa, a Milano brillano Eni e Tenaris
Gli investitori cercano di scrollarsi di dosso i timori sulla domanda di energia. In recupero i prezzi del greggio
di Stefania Arcudi
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Titoli petroliferi in evidenza a Milano, con Tenaris, Saipem ed Eni tra le migliori del FTSE MIB. A fare da traino è il buon andamento del comparto in Europa (+1,4% l'Euro Stoxx 600 di settore, tra i migliori con quello relativo alle materie prime). Gli investitori cercano di scrollarsi di dosso i timori sullo stato di salute della domanda di energia, innescato dall'apprensione sulla tenuta dell'economia e, più recentemente, dalle tensioni sul sistema bancario. Un aiuto viene anche dal recupero dei prezzi del petrolio che, dopo l'aumento della vigilia, sono in ulteriore crescita (+0,5% i future del Wti maggio a 72,98 dollari al barile, +0,3% quelli del Brent di pari scadenza a 78,12 dollari).
«Sebbene i rischi rimangano, anche alla luce degli eventi nel settore bancario, gli acquisti sul petrolio e quindi sui titoli del comparto potrebbero essere il trend prevalente nel breve termine», sottolineano gli analisti di Cmc Markets, spiegando che ulteriore supporto potrà arrivare dalla ripresa della domanda cinese. Secondo le previsioni della China National Petroleum Corp, diffuse alla vigilia, le importazioni di greggio in Cina dovrebbero crescere del 6,2% nel 2023 a 540 milioni di tonnellate.
A Londra corre Bp dopo offerta per 50% NewMed Energy
Tra l'altro, da segnalare anche il buon andamento di Bp a Londra (+1,55%, contro il +0,44% del FT-SE 100): il colosso petrolifero ha presentato un'offerta insieme ad Abu Dhabi National Oil (Adnoc) per rilevare il 50% di NewMed Energy, produttore israeliano di gas naturale offshore, per circa 4 miliardi di dollari. L'offerta comporterebbe l'acquisizione delle azioni in circolazione di NewMed e la privatizzazione della società e segnerebbe l'ingresso di Adnoc e Bp nel settore energetico israeliano, in rapida espansione. Adnoc e Bp hanno fatto sapere che, nell'ambito dell'accordo, sarebbe formata una nuova joint venture «focalizzata sullo sviluppo del gas in aree internazionali di reciproco interesse, tra cui il Mediterraneo orientale». NewMed è il maggiore azionista del giacimento offshore Leviathan, gestito da Chevron, che produce 12 miliardi di metri cubi (bcm) di gas che sono forniti a Israele, Egitto e Giordania.
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