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Il sistema culturale e creativo cresce del 4,8%

Centro studi istituto Tagliacarne

2' di lettura

Lombardia e cultura: un binomio ancora vincente. Con una ricchezza prodotta che sfiora i 26,4 miliardi di euro e un numero di addetti pari a 352,6 mila, la regione si colloca ai vertici del panorama culturale italiano. Più di un quarto (il 27,6%) della ricchezza creata dall’intera filiera culturale italiana trova linfa nel territorio lombardo, così come il 23,7% degli occupati che vi lavorano.

A trainare i numeri della Lombardia sono le performance dell’area metropolitana di Milano, da sempre fucina delle attività culturali e creative più all’avanguardia. Quello culturale e creativo è un sistema che, nella sua complessità, ha generato nel 2022 un valore aggiunto pari a 95,5 miliardi di euro (+6,8% rispetto al 2021) e ha dato lavoro a poco meno di 1milione e mezzo di persone (+3% rispetto all’anno precedente).

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Meno elevati i tassi di crescita in Lombardia dove, nel corso del 2022, il valore aggiunto del Sistema Produttivo Culturale e Creativo (SPCC) è cresciuto del +4,8% e l’occupazione del +1,9%. Sono i numeri emersi dal XII rapporto “Io sono cultura” realizzato da Fondazione Symbola in collaborazione con Unioncamere e Centro Studi Tagliacarne. Nello studio si considera il SPCC costituito da un lato dalle cosiddette attività core (quelle rientranti nei settori: Architettura e design; Comunicazione; Audiovisivo e musica; Videogiochi e software; Editoria e stampa; Performing arts e arti visive; Patrimonio storico e artistico), dall’altro dalle attività creative driven (attività che, sebbene non rientrino direttamente nei settori culturali e creativi, prevedendo la presenza di profili professionali che vi hanno un ruolo significativo).

Nel caso della Lombardia le attività core “pesano” per il 61,7% delle attività culturali in termini di valore aggiunto e per il 63,2% in termini di occupazione, più di quanto si registra a livello nazionale (con percentuali rispettivamente pari a 55,2% e 57,1%). La Lombardia peraltro è la regione con la maggiore presenza di imprese (58.570), le quali rappresentano oltre il 21,3% dell’intera filiera; segue il Lazio con il 34.150 imprese, pari al 12,4% del totale. Questa concentrazione è particolarmente legata alla presenza di quasi 31mila imprese all’interno del territorio della provincia di Milano. Peraltro l’area metropolitana di Milano predomina tra le province italiane con un valore aggiunto di 16,6 miliardi di euro afferenti al sistema culturale e creativo (il 17,4% dell’intera filiera e con un’incidenza sull’economia provinciale del 9,4%), capace di impiegare quasi 199 mila lavoratori (il 13,3% del totale SPCC e con un’incidenza del 9,8%). Ma fanno bene anche le province di Brescia (1,9 miliardi di euro di valore aggiunto e circa 28,4 mila addetti), Bergamo (1,7 miliardi di euro e circa 27,9 mila addetti), Monza-Brianza (1,5 miliardi di euro e circa 22 mila addetti) e Varese ( 1,2 miliardi di euro e 19,7 mila addetti).

Fanalino di coda la provincia di Sondrio (0,2 miliardi di euro e poco meno di 3 mila addetti).

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