Il sodalizio tra Liceo Malpighi e Fondazione Campari diventa un modello da replicare
Previste 18 borse di studio a copertura totale di tasse, rette e attività extracurriculari del liceo linguistico sperimentale quadriennale per ragazzi meritevoli di famiglie non abbienti
di Ilaria Vesentini
I punti chiave
2' di lettura
Sono numeri piccoli quelli del Progetto “Imparare per passione” che ha visto collaborare la Fondazione Campari e il liceo Malpighi di Bologna negli ultimi quattro anni per nutrire talento e merito degli studenti: Piccoli, se confrontati su una platea di 2,8 milioni di ragazzi che frequentano le scuole superiori italiane, ma importanti al punto da diventare un modello, perché se questa esperienza pilota in Italia riuscisse ad allargarsi capillarmente potrebbe cambiare il modo di impostare e vivere la scuola negli anni critici dell'adolescenza in cui i giovani si giocano il futuro in uno scenario sempre più globale e sempre più complesso.
I numeri del progetto
Si tratta di 18 borse di studio a copertura totale di tasse, rette e attività extracurriculari del liceo linguistico sperimentale quadriennale (4 Year Program) per ragazzi meritevoli di famiglie non abbienti; 63 ragazzi del 3° e 4° anno supportati nell'application per accedere alle summer school di Harvard e Brown del programma Excellent e 8 studenti, dei 50 ammessi, spesati di tutto (viaggio, soggiorno, campus) in questa loro esperienza internazionale; 18 tra docenti e tecnici del liceo formati per lanciare il nuovo ufficio Career Service che ha seguito 150 ragazzi con oltre 320 ore di colloqui e di supporto professionale.Questi i numeri presentati a Bologna dalla rettrice dei Licei Malpighi, Elena Ugolini, e da Eugenio Pelitti, segretario generale della Fondazione Campari, a chiusura del primo ciclo del progetto sperimentale.
Le voci dei protagonisti
«Nel 2019 ho girato in lungo in largo per l'Italia per capire quale scuola secondaria di II grado scegliere per investire sulla formazione internazionale dei giovani under 18 e ci siamo fermati qui al Malpighi per avviare il primo progetto – racconta Pelitti - perché crediamo moltissimo nei tre pilastri finanziati: un liceo d'eccellenza di quattro anni e non più cinque, in linea con il resto d'Europa; un programma di scambio con le migliori università del mondo, Harvard e Brown; e un career service che anticipa i programmi ministeriali ed è la chiave di volta per aiutare i nostri giovani a costruirsi un futuro a loro misura».
Al di là dei numeri, sono le testimonianze dei ragazzi a trasmettere il valore del progetto: Giandomenico, 19 anni, che dopo l'esperienza della summer school oltreoceano è riuscito a entrare a Fisica all'Università di Chicago, dove ora studia; Gulia, secondo anno del 4YP, che senza borsa di studio avrebbe dovuto rinunciare al sogno di un liceo internazionale; Bernardo, 17 anni, che dopo, il campus di Chimica della scorsa estate ad Harvard è entrato nel gruppo di ricerca del professor Khaled Abdelazim per uno studio sulla cinetica enzimatica e tornerà a giugno per pubblicare il report finale.
«Se le aziende, che ci subissano di progetti al punto che per seguirli tutti dovremmo smettere di far lezione, iniziassero a progettare assieme a noi i percorsi per gli studenti, potremmo davvero cambiare la scuola e dare a tutti i giovani le stesse opportunità di appassionarsi allo studio, aprirsi al mondo, crescere e dare forma ai loro sogni», rimarca la rettrice Ugolini. «Da oggi “Imparare per passione” non è più un esperimento – conclude Pelitti di Fondazione Campari – ma diventa un progetto consolidato che porteremo avanti e faremo crescere nel tempo».
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