Partnership

Il sodalizio tra moda e cosmetica è sempre più forte (e redditizio)

Da EuroItalia a Icr fino a Intercos e Mavive, sono italiane le eccellenze dell’industria del beauty scelte dal mondo del fashion per partnership produttive e distributive

di Marika Gervasio

2' di lettura

Le fragranze di Versace - la collezione Atelier Versace, Dylan Turquoise pour femme, Dylan Blue pour homme e Bright Crystal - hanno illuminato e colorato il Burj Khalifa, il grattacielo di Dubai più alto del mondo con i suoi 828 metri con uno spettacolo visivo realizzato grazie alla collaborazione di EuroItalia con Alpha Italia e Luxe Port. EuroItalia è l'azienda da 395 milioni di euro di ricavi (valori pre-Covid) che crea e distribuisce profumi e cosmetici in tutto il mondo per marchi della moda (e non) come Versace, Moschino, Missoni e Dsquared2. L'ultima sfida è il profumo sostenibile: nella fragranza donna Versace Dylan Turquoise - arrivata nel 2020 - più dell'85% delle materie prime è biodegradabile. È anche un prodotto plastic free perché la quota di plastica totale è inferiore all'1%.

EuroItalia è stata fondata a Cavenago Brianza (provincia di Monza e della Brianza) nel 1978 dal suo attuale presidente Giovanni Sgariboldi che decide di puntare sul porfumo made in Italy sfidando la Francia, protagonista assoluta del settore all'epoca, e scommette sulle griffe di moda italiane così come ha fatto Roberto Martone che a Lodi nel 1975 crea Icr Industrie Cosmetiche Riunite e adesso collabora con marchi come Salvatore Ferragamo, Blumarine, Trussardi, Laura Biagiotti e Gianfranco Ferré.

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Il sodalizio tra moda e profumi si è rafforzato negli anni, basti pensare a Chanel e Dior solo per citarne alcuni: la cosmetica è un canale, molto redditizio, che permette alle fashion house di comunicare il proprio brand, completare l'offerta e, contemporaneamente, avvicinare nuovi target di consumatori che possono acquistare un bene di lusso a un prezzo accessibile. E le aziende italiane, cosiddette terziste, dell'industria cosmetica spiccano a livello globale nelle partnership con le griffe.

Basti pensare a Intercos Group, multinazionale di Agrate Brianza (in provincia di Monza e della Brianza) che, nonstante la crisi da Covid, ha chiuso i primi nove mesi del 2021 con ricavi per 485,4 milioni di euro in crescita del 10,7%. Fondato nel 1972 dal suo attuale presidente Dario Ferrari il gruppo, che lo scorso novembre ha debuttato in Borsa, può contare su un organico di circa 5.500 persone, 11 centri di ricerca, 16 stabilimenti produttivi e 16 uffici commerciali in tre continenti. Tra le varie licenze, è in trattativa con Dolce & Gabbana per la produzione di alcune linee di profumi e del make-up, a partire dal 2023, della casa di moda che ha deciso di internalizzare il business della cosmetica creando la Dolce&Gabbana Beauty, a dimostrazione dell'importanza strategica e finanziaria di questo segmento di business.

Nel 2021 le vendite delle fragranze dei marchi Furla ed Ermanno Scervino - in licenza a Mavive, fondata nel 1986 da Massimo Vidal dall'azienda familiare Vidal Profumi, che ha chiuso l'anno con 31,3 milioni di euro di ricavi in crescita del 30% rispetto al 2020 - sono salite rispettivamente del 166% e del 215%.

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