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Il «tavolo-non tavolo» per consumare ovunque il food ordinato via delivery

La soluzione degli studenti dello Ied di Firenze per le nuove tendenze di consumo individuate da Deliveroo è il contenitore-pouf «It It» (che sta per «heat eat», cioè «mangiare caldo»)

di Paola Guidi

IT IT ideato dagli studenti dello Ied di Firenze per Deliveroo

2' di lettura

Uno spuntino appetitoso con relativo brindisi, magari su un accogliente divano, davanti alla tv, al fresco climatizzato, oppure in terrazza o, meglio ancora, in giardino, a bordo piscina o addirittura immersi nella Jacuzzi. E niente lunghe sedute intorno al tavolo perché oggi, dopo i lunghi mesi del lockdown, gli esperti affermano che il rito del mangiare si è – per usare un termine di moda – “ibridizzato” su due opposte abitudini.
Una è la voglia di continuare a sperimentare nuove ricette e nuovi device per i consueti pasti intorno al tavolo, come è accaduto durante i mesi del Covid, e l'altra è di ricorrere ai servizi del food delivery per piacevoli intervalli.

Così, quando una ricerca di Swg per Deliveroo ha confermato il ricorso sempre più diffuso a “luoghi” alternativi per consumare pranzi e cene come il divano, il letto e la poltrona, Deliveroo ha coinvolto lo Ied (Istituto Europeo di Design) di Firenze e i suoi studenti per pensare a soluzioni d'arredo in linea con questi nuovi trend di consumo dei pasti. E che in futuro, secondo la piattaforma leader dell'online food delivery, potremmo vedere nelle nostre case.

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Da questa iniziativa alla quale hanno partecipato gli studenti frequentanti i corsi di laurea in Interior and Furniture Design e Comunicazione Pubblicitaria, è uscito vincitore il progetto “The new dining table is not a table”. ll concept work premiato è “IT IT”, un nome originale per l’espressione inglese “heat eat” (mangiare caldo).
Si tratta infatti di uno speciale pouf-contenitore termico, da posizionare ovunque, in grado di mantenere al caldo il cibo ordinato su Deliveroo, senza nessun impiego di energia. Per il rivestimento esterno è previsto un pattern che riproduce il logo di Deliveroo, su un tessuto dal colore teal del brand. Infine, per ottimizzare ulteriormente la praticità, il coperchio del pouf può diventare all'occorrenza un comodo piano sul quale appoggiarsi durante il pasto. Il progetto è stato realizzato da Enrico Della Guerra, Hu YingYing, Irene Moretti, Eugenia Poli, Sara Vivarelli e Zhang Shuting.

«Ringraziamo Ied per l'entusiasmo con cui ha voluto prendere parte a questo progetto” – ha commentato Matteo Sarzana, general manager di Deliveroo Italy –. Abbiamo apprezzato moltissimo l'impegno messo in campo dai ragazzi ed i concept presentati. Sono ricchi di spunti e sono molto utili per comprendere ancora di più come un servizio come Deliveroo sia recepito dai più giovani. Il food delivery è diventato parte integrante delle abitudini di consumo, al punto tale da far evolvere anche i rapporti con gli spazi della casa».

«La moda si è recentemente confrontata con marchi di arredamento e logistica e la scuola lo fa ora con il food delivery – dichiara Danilo Venturi, direttore Ied Firenze – . Dietro l'apparente superficialità di un un pasto casual si nascondono cambiamenti profondi che coinvolgono il modo in cui viviamo i nostri spazi e i nostri momenti privati».

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