ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùConfcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza

Il terziario cresce a Milano mentre arranca il commercio tradizionale

Balzo dell’e-commerce che raddoppia il numero delle imprese. Carlo Sangalli, riconfermato presidente, chiede più incentivi per le attività commerciali

di Enrico Netti

(ANSA)

2' di lettura

È una Milano che muta pelle spinta dal terziario e dal digitale quella che emerge dall’ultima analisi realizzata dall’Ufficio Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza. Da un lato le tradizionali attività commerciali arrancano dall’altro l’e-commerce vola e trascina i servizi. Tra il 2019 e il 2023 il terziario è cresciuto del 4% con oltre 285mila imprese mentre l’occupazione è cresciuta di oltre il 10% con quasi 2 milioni di addetti. C’è poi lo sprint del commercio elettronico che vede il raddoppio delle imprese passate dalle 1.915 del 2019 alle attuali 3.850 mentre il numero degli occupati vede un +483% con 32.455 addetti. Significativi sono anche gli incrementi di imprese nell’innovazione digitale (servizi Ict + 17% di imprese, da 47.019 a 54.819, con anche un + 20% di addetti, da 600.467 a 720.179), nei servizi (+ 14%) e fra le attività turistico-ricettive (+13%). Fatica il commercio al dettaglio: quello non alimentare ora conta quasi 30mila aziende con una perdita del 12%, quello alimentare lascia sul tappeto il 7% ma le imprese riescono ad aumentare l’occupazione. Nel capoluogo il calo del numero di imprese del commercio al dettaglio è del 9% nel non food e dell'8% nell’alimentare mentre le attività all’ingrosso arretrano del 5%, da 52.977 imprese del 2019 a 50.322 nel 2023. In leggero, calo come numero di imprese, anche la ristorazione (-2%, da 22.490 nel 2019 a 21.904 nel 2023), ma nella città di Milano la numerica dei pubblici esercizi è in ripresa al traino dei consumi fuori casa e della movida. Queste ultime infatti sono cresciute del 5% (da 14.585 nel 2019 a 15.349 quest’anno).
A Milano, come le imprese, si conferma il calo anche nei punti vendita del commercio: - 4% da 18.256 del 2019 a 17.581 nel 2023.

«Nella Grande Milano – commenta Carlo Sangalli dopo la rielezione a presidente Confcommercio Milano, Lodi e Monza-Brianza - inflazione, caro energia e Covid hanno avuto importanti ripercussioni sul mondo del terziario. Crescono l’e-commerce e i servizi, ma diminuiscono gli esercizi commerciali. Un fenomeno, questo, che contribuisce a rendere meno vivibili le nostre città. Serve certamente più innovazione ma occorrono anche più incentivi per le attività commerciali che danno valore al territorio e lo rendono più attrattivo».

Loading...
Riproduzione riservata ©

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti