Il Tesoro lancia il terzo BTp in dollari: spunta la scadenza dei tre anni
A Citigroup, Deutsche Bank e Morgan Stanley Europe il mandato per una nuova emissione dual-tranche a tasso fisso, con scadenza a 3 e 30 anni
di Gianni Trovati
1' di lettura
Archiviato il successo del BTp Futura, Il Tesoro avvia la terza emissione in dollari. Il collocamento, che arriverà a stretto giro, introduce la scadenza inedita dei tre anni, e torna su quella più lunga da 30 che incrocia un picco di interesse fra gli investitori internazionali. L'annuncio è arrivato in mattinata, e indica Citigroup, Deutsche Bank e Morgan Stanley come Lead manager dell'operazione. Il collocamento avviene in genere subito dopo l'annuncio.
L'aumento del fabbisogno di quest'anno alimentato anche dall'ultimo scostamento da 40 miliardi spinge il ministero dell'Economia a utilizzare tutte le leve in una cassetta degli attrezzi del collocamento che negli ultimi mesi si è molto ampliata. L'emissione in dollari è la terza della serie avviata dopo la complessa chiusura del quadro regolatorio con le autorità americane, ed è rivolta a tutto il mercato globale. L'ultima emissione, a metà novembre, aveva riguardato un titolo a 5 anni che aveva raccolto tre miliardi con un rendimento lordo in dollari dell'1,322%.
La notizia è arrivata in una giornata non facile per la carta italiana. È in deciso rialzo lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 106,8 punti base, poco sotto la soglia dei 107 punti a fine mattinata, riportandosi sui livelli dello scorso 5 marzo. In forte rialzo il rendimento decennale allo 0,81%, in crescita di 3,5 punti rispetto a venerdì scorso e più del doppio in confronto ai titoli analoghi degli altri Paesi Ue. In forte crescita anche i Btp trentennali, che salgono di 4,2 punti base all'1,84%, il massimo da settembre 2020.
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