Il traguardo del 2030: l’offerta di auto diventa 100 per cento elettrica
di Simonluca Pini
3' di lettura
Mancano meno di 10 anni ad una vera e propria rivoluzione nell’offerta delle case automobilistiche. Dal 2030, infatti, marchi come Volvo e Ford diranno definitivamente addio alla presenza di modelli termici nei propri listini. Nessuna versione benzina o diesel in versione ibrida ma esclusivamente auto elettriche. A questi si è aggiunta in ordine temporale Mini, che ha detto anche lei addio alle versioni alimentate anche con carburanti fossili. Se tra nove anni ci sarà una significativa transizione dal termico elettrificato al 100% elettrico, Jaguar farà da apripista tra quattro anni proponendo una gamma priva di pistoni stando alle dichiarazioni dell’amministratore delegato Thierry Bolloré. Il costruttore inglese a, partire dal 2025, proporrà infatti una gamma interamente elettrica mentre Land Rover, nei prossimi cinque anni, darà vita a sei varianti completamente elettriche. Tutti i principali veicoli di entrambi i marchi saranno disponibili in versione totalmente elettrica entro la fine di questo decennio Il primo modello Land Rover completamente elettrico arriverà nel 2024 e nei prossimi cinque anni il marchio proporrà sei varianti esclusivamente elettriche di Range Rover, Discovery e Defender. Nel 2026 sarà dato l’addio al diesel.
Saltando temporalmente in avanti di quattro anni, arrivando così al 2030, il mercato premium vedrà Volvo diventare un brand esclusivamente elettrico. Il marchio svedese ha recentemente lanciato la nuova C40 Recharge, suv coupé derivato dalla Xc40 e disponibile esclusivamente in versione a zero emissioni e acquistabile solo online. Alle spalle della decisione di Volvo c’è l’appartenenza al gruppo cinese Geely, ancora quasi sconosciuto in Europa al grande pubblico ma pronto a diventare entro pochi anni uno dei principali produttori di veicoli elettrici a livello mondiale. Oltre alla trasformazione di Volvo, sarà anche protagonista della rinascita di Smart dopo la joint venture con Mercedes per il 50% del marchio. Il mini suv sarà costruito sulla nuova architettura Sea (Sustainable Experience Architecture) sviluppato da Geely. Derivato dalla piattagorma Cma utilizzato per Volvo Xc40 e Polestar 2, il nuovo pianale darà vita a un’intera famiglia di suv di piccole dimensioni che comprenderà oltre alla Smart la futura Volvo Xc20 e la cinese Emgrad Gse.
Tornando ai costruttori pronti all’addio alle versioni termiche e ibride, anche Ford ha fissato per il 2030 la transizione per il mercato europeo. Questo radicale cambio di strategia comporterà profonde novità a partire dai siti produttivi; grazie all’investimento da 1 miliardo di dollari nascerà a Colonia un nuovo stabilimento dove saranno prodotti solo veicoli elettrici. L’annuncio arriva dopo la pubblicazione dei dati di bilancio che hanno visto il ritorno ai profitti in Europa nel quarto trimestre 2020. A questo si aggiunge l’annuncio dell’investimento da parte di Ford in materia di elettrificazione, pari a 22 miliardi di dollari entro il 2025. Elemento cardine di questa trasformazione sarà la condivisione con il gruppo Volkswagen della piattaforma Meb, realizzata esclusivamente per modelli elettrici e punto di partenza della nuova Ford Fiesta a zero emissioni. Le novità riguardano anche la gamma dei veicoli commerciali Ford. Entro il 2024 tutti i modelli avranno una versione plug-in hybrid o 100% elettrica. Il marchio di Detroit si aspetta che entro il 2030 due terzi delle sue vendite di veicoli commerciali in Europa saranno Phev o elettrici.
Tra i marchi a dire addio al termico entro nove anni si è aggiunta anche Mini, primo brand a zero emissioni del Gruppo Bmw. Per lo storico marchio inglese si tratterà di una sfida impegnativa, visto i modelli termici ad altre prestazioni diventati delle vere e proprie icone come le versioni John Cooper Works.
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