Trapper Shiva arrestato per tentato omicidio: sparò davanti alla sua casa discografica
L’artista milanese all’anagrafe Andrea Arrigoni individuato tra i responsabili della sparatoria avvenuta in estate a Baggio, nei pressi dell’etichetta «Milano Ovest»
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Sparò davanti alla sua casa discografica: arrestato per tentato omicidio il rapper Shiva, al secolo Andrea Arrigoni, 5,2 milioni di ascolti mensili su Spotify. A mettere a segno l’operazione, gli agenti della Squadra Mobile di Milano. La sera del «fatto», avvenuto l’11 luglio scorso a Baggio, dove ha sede l’etichetta «Milano Ovest» la polizia trovò uno solo dei feriti che aveva rifiutato il ricovero in ospedale perché aveva riportato una leggera abrasione alla gamba e non voleva raccontare nulla. Poco dopo, un altro giovane si presentò al Pronto Soccorso dell’ospedale di Vimercate (Monza e Brianza) con una ferita d’arma da fuoco ad una gamba, sostenendo di essere stato ferito da cinque sconosciuti.
L’attività d’indagine della Sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile milanese attraverso attività tecniche, analisi di numerosi filmati e acquisizione di dichiarazioni di testimoni ha ricondotto l’episodio a contrasti tra giovani gravitanti nel mondo della trap milanese. Il tentato omicidio era avvenuto al culmine del tentativo di aggressione che i due giovani feriti avrebbero messo in atto nei confronti di Shiva e dei suoi amici. Sono state eseguite perquisizioni, con la collaborazione delle Squadre Mobili di Brescia e Monza Brianza, nei confronti di altri giovani coinvolti nell’episodio, alcuni di quali indagati, e nella casa discografica di Shiva. Il cui album Milano Demons è il quinto più ascoltato in Italia nel primo semestre 2023.
Le intercettazioni
Le intercettazioni telefoniche confermano che Shiva aveva un’arma (deve rispondere anche di porto abusivo di ama da fuoco ed esplosioni pericolose) e le immagini certificano che ha sparato per uccidere “con freddezza” due persone con le quali “aveva avuto precedenti episodi violenti e che molto probabilmente si sono avvicinati per aggredirlo”, si legge nell’ordinanza. “L’intento omicidiario di Andrea Arrigoni, già evidente dalla visione delle immagini che riprendono lo stesso che punta, saldo sui piedi e braccia tese, l’arma ad altezza uomo, è suffragato anche dai rilievi effettuati da personale del locale Gabinetto regionale di polizia Scientifica”. L’episodio, conclude il gip, va inquadrato “nel più ampio contesto di una faida tra gruppi musicali gravitanti nel mondo rap-trap: la Milano Ovest - Santana Gang riferibile al cantante Shiva e la Seven Zoo - Ssg di cui Rondo da Sosa è il membro di spicco”.
La Squadra mobile guidata da Marco Calì ha documentato due episodi in cui le distinte fazioni si sono fronteggiate, “alzando sempre di più il livello dello scontro”: prima una minaccia, poi una vera rissa rispetto alla quale i due gambizzati probabilmente avrebbero voluto vendicarsi. “La pericolosità sociale di Shiva, (’qualsiasi cosa succede li spacchiamo tutti di botte, hai capito’) emerge nitidamente dalla sua condotta durante e dopo i fatti per i quali si procede” conclude la gip Donadeo.
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