Il Tribunale dichiara il fallimento di Paluani Spa ma la produzione prosegue con Sperlari
La sentenza di fallimento con revoca della procedura di concordato è stata motivata contestando all'azienda una serie di criticità fra le quali le scarse possibilità di riuscire a soddisfare i creditori
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Paluani Spa, la storica azienda dolciaria, è stata dichiarata fallita dal tribunale di Verona. L’azienda fondata 102 anni fa, produttrice di pandori, panettoni e colombe pasquali è di proprietà della famiglia Campedelli, già proprietaria della squadra di calcio del Chievo.
La Paluani era stata ceduta lo scorso anno alla Sperlari, che fa capo al gruppo dolciario tedesco Katjes International, per 7,6 milioni di euro, al termine di un'asta.
Il tribunale ha dichiarato il fallimento di Paluani dopo aver revocato l’ammissione alla procedura di concordato preventivo.
Dopo la cessione delle attività produttive alla Sperlari, la Paluani 1921 Spa, sotto la gestione dell’azienda tedesca, ha cercato di riprendersi e riallinearsi alle quote di mercato perdute.
Altro destino ha seguito invece la società d'origine, ovvero Paluani Spa, ancora in possesso di beni immobili, che in parte nel frattempo sono stati alienati.
La sentenza di fallimento con revoca della procedura di concordato è stata motivata - scrive l’Arena - contestando all'azienda una serie di criticità fra le quali le scarse possibilità di riuscire a soddisfare i creditori: a fronte di un ammontare complessivo di quasi 82 milioni di euro richiesti, la somma che la Spa rendeva disponibile era inferiore ad un milione. Inoltre gli apporti di finanza da soci o amministratori per circa 1,8 milioni risultavano quasi per intero privi di garanzia.
Ad aprile 2022, secondo i libri portati in Tribunale con la domanda di omologa del concordato, le banche erano esposte verso Paluani per un totale di circa 35,5 milioni. Tra gli istituti, Banca Valsabbina, Banco Bpm, Bper, Caribolzano, Carige, CereaBanca, Crédit Agricole, Credito Valtellinese, Mps, Unicredit.
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