Il turismo, palcoscenico del made in Italy, deve sapere rinnovare la propria offerta
Marina Lalli (Federturismo): «ogni euro speso in cultura ne restituisce il doppio.Il turismo è anche il palcoscenico per il nostro modo di vivere»
di Enrico Netti
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«Nel turismo abbiamo avuto una estate di grande successo. Certo abbiamo perso il 61% del turismo straniero ma noi italiani abbiamo riscoperto la nostra Penisola». Con queste parole Marina Lalli, presidente di Federturismo - Confindustria ha aperto il suo intervento durante il «Made in Italy: setting a new course», il summit organizzato da Il Sole 24 Ore insieme con il Financial Times e SkyTg24. «Abbiamo vissuto molti mesi di buio e le casse delle nostre imprese si sono svuotate restituendo le caparre e la situazione era talmente tragica che nessuno aiuto sarebbe stato sufficiente».
Ora il comparto, che nell’era pre pandemia realizzava il 13% del Pil nazionale, si lascia alle spalle una buona estate 2021 grazie ai risultati ottenuti dal turismo marino, montano, sportivo, termale, enogastronomico, sportivo e culturale continua la presidente che aggiunge: «ogni euro speso in cultura ne restituisce il doppio e il turismo è anche il palcoscenico per il made in Italy, per il design e per il nostro modo di vivere».
Parlando dell’incoming Marina Lalli sottolinea che se le città iconiche sanno rinnovare la loro offerta i turisti stranieri avranno altre occasioni per ritornare ma se trovano le città statiche difficilmente ritorneranno
A questo round del summit erano presenti in videoconferenza anche Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI e Dominique Meyer, Sovrintendente Fondazione Milano per la Scala, che hanno compensato l’importante presenza di turisti asiatici e americani con il pubblico degli italiani.
«Anche i borghi sono stati presi d’assalto - continua la presidente di Federturismo -. Ora servono i giusti investimenti per fare fare al paese il balzo».
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