Il turismo sportivo vale oltre 7,2 miliardi e recupera i valori del 2019
Il fatturato dello sport system italiano supera i 102 miliardi secondo «l’Osservatorio sullo Sport System italiano di Banca Ifis». Il prossimo week end la Formula Uno ritorna a Imola: attesi 160mila spettatori
di Enrico Netti
I punti chiave
3' di lettura
Il turismo sportivo è ripartito e ritorna, con un giro d’affari di oltre 7,2 miliardi, agli stessi livelli del 2019. È quanto rivela l’edizione 2023 dell’Osservatorio sullo Sport System italiano di Banca Ifis che evidenzia come a livello di sistema il fatturato abbia superato i 102 miliardi, con una incidenza del 3,4% sul Pil. «Un dato che acquisisce ancor più valore se si considera che, complici anche le tensioni geo-politiche, i flussi turistici hanno registrato 4 milioni di presenze in meno rispetto al periodo pre-crisi» si legge nel report.
Cresce la spesa dei turisti sportivi
Secondo l’Osservatorio la spesa pro capite dei turisti sportivi ha visto un aumento del +9% grazie all’incremento delle attività svolte durante il viaggio con picchi del +27% per visite a mostre, musei e simili e nonostante l’aumento dei costi, soprattutto della biglietteria, dovuti all’inflazione. Non può che essere elevata dunque la potenzialità futura, anche nel breve termine, del turismo in generale e di quello sportivo in particolare. Un elemento chiave lo rivela l’analisi dei grandi eventi sportivi che catalizzano l’interesse delle folle e coinvolgono organismi nazionali e sovranazionali a più livelli e oggetto di interesse mondiale. Nel confronto sono stati presi in rassegna i due grandi eventi sportivi per antonomasia: i Giochi Olimpici e i Mondiali di Calcio, fenomeni globali che immettono riflessi nei paesi e nelle città ospitanti a più livelli. Per l’ultima edizione delle Olimpiadi si calcola oltre un milione di appassionati e più di 1,6 milioni per i Mondiali di calcio. Grandi eventi che generano importanti ricavi dai 6,5 miliardi di euro di Rio 2016 agli 8,3 miliardi di Tokyo 2020 sul fronte olimpico e dai 9,3 miliardi di euro di Russia 2018 agli oltre 12,3 mld di euro di Qatar 2022 per quanto riguarda la Coppa del mondo di Calcio. Un giro di affari che beneficia di molte componenti, in particolare all'ammontare già rilevante della spesa turistica si aggiungono i ricavi core rappresentati soprattutto da diritti tv e sponsorizzazioni. Ma al di là dei numeri, assoluti e altrettanto impattanti- conclude l’Osservatorio - ogni grande evento sportivo rappresenta un’occasione irripetibile di effettuare investimenti in asset permanenti, come impianti e infrastrutture, che comportano un rinnovamento di grande rilievo per il paese ospitante e sono fonte di valore a medio-lungo termine per il territorio.
Formula Uno a Imola
Grandi catalizzatori di appassionati sono anche i gran premi. L’Italia quest’anno ospiterà nel week end del 19-21 maggio il «Qatar Airways Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna» per la sesta prova del mondiale di Formula 1 nell’autodromo «Enzo e Dino Ferrari» di Imola. Sono attese oltre 160mila persone. L’evento è stato presentato in Regione dal vice presidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, dal presidente dell’agenzia Ice, Matteo Zoppas dal presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, dall’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, dal sindaco di Imola, Marco Panieri, e dal presidente di Aci, Sticchi Damiani. Secondo i dati forniti , i biglietti venduti per il giorno della gara hanno superato l’82% del totale e si attendono circa 160mila spettatori in tutto il fine settimana. La gara di Imola sarà trasmessa in tv in 60 Paesi con l’obiettivo di raggiungere circa 80 milioni di telespettatori. Secondo uno studio Jfc, l’edizione del 2022 è stata seguita da 82,2 milioni di telespettatori e ha generato un indotto economico sul territorio di 274 milioni di euro.
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