Mercato

Il tycoon immobiliare ceco Radovan Vitek entra in Nova Re con la maggioranza del capitale

Il gruppo Cpi Property Group, che gestisce 9,8 miliardi di euro di immobili, utilizzerà la società per diventare uno dei leader del mercato italiano

di Evelina Marchesini

Stefano Cervone, a.d. di Nova Re

3' di lettura

Nuovo socio di maggioranza, aumento di capitale e conferma della struttura del Piano industriale 2020-2024 per Nova Re Siiq, società d'investimento immobiliare quotata al segmento Mta di Borsa Italiana. A entrare è il tycoon immobiliare Radovan Vitek con il suo Cpi Property Group, proprietario di immobili commerciali nella Repubblica Ceca, a Berlino e in Europa Centrale. Una mossa strategica, secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, perché Vitek ha intenzione di utilizzare Nova Re come “cavallo di troia” per entrare nel mercato italiano e diventarne uno dei protagonisti, andando di fatto ad aumentare gli obiettivi di crescita del Piano industriale approvato a fine 2019 da Nova Re. Cpi ha un portafoglio immobiliare di 9,8 miliardi di euro e un fatturato di 291 milioni (al 30 giugno scorso).

Altro importante effetto sarà la sostanziale diluizione dell'importanza nell'azionariato dei fondi immobiliari di Sorgente Sgr (attualmente commissariata), che passano dal 54% al 25%, mentre Cpi Property Group avrà il 50% più un'azione e conseguente obbligo di Opa.Il Cda di Nova RE Siiq, come esito di una procedura competitiva, ha deliberato di accettare un'offerta irrevocabile presentata da Cpi Property Group avente a oggetto la sottoscrizione di un aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione. In particolare, Cpi si è impegnata a sottoscrivere per cassa un aumento riservato esclusivamente a sé stessa o ad altra società appartenente al medesimo gruppo (il “Gruppo CPI”), per un controvalore complessivo di circa 26 milioni di euro, al prezzo di 2,36 euro per azione. “Il prezzo offerto dall'investitore è stato ritenuto congruo dal Consiglio di Nova Re _ si legge nel comunicato della società _, che si è avvalso del parere di congruità rilasciato da un consulente finanziario indipendente di primario standing, Intermonte Spa”. Nova Re è assistita dall'advisor finanziario Houlihan Lokey e da Bonelli Erede in qualità di consulente legale.“Si conferma dunque di puntare al rilancio _ ha dichiarato al Sole 24 Ore Stefano Cervone, a.d. _ che passa per l'attuazione del Piano, la cui validità esce rafforzata dall'accelerazione impressa dalla pandemia alle dinamiche del mercato e che consentirà di cogliere le notevoli opportunità della prossima ripresa del real estate. Anzi, il nuovo azionista è stato scelto, tra le quattro offerte vincolanti che abbiamo ricevuto settimana scorsa, proprio perché punta a portare Nova Re al livello dei grandi Reits internazionali, il che significa superare l'obiettivo di investire 180 milioni di euro da qui al 2024. I grandi Reits, infatti, partono dai 500 milioni di euro di asset”, dice Cervone.

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La strategia d'investimento viene dunque confermata verso asset class innovative che ripensano il real estate incentrandolo sulla persona e sui nuovi stili di vita. “In sostanza investiremo in asset legati al life-cycle living, come l'hospitality, il leisure, il wellness, gli spazi per smart office, l'omnichannel retail & distribution”, dice Cervone.I dettagli ovviamente dovranno essere ridefiniti con il nuovo azionista, così come potrebbe esserci un cambio futuro del nome della società.

La società ha un patrimonio immobiliare di 123,3 milioni di euro (al 30 giugno scorso) e la relazione semestrale al 30 giugno scorso evidenzia una perdita netta di 4,708 milioni e ricavi da locazione lordi per 2,962 milioni, con un patrimonio netto di gruppo di 63,646 milioni e un indebitamento finanziario netto di 62,837 milioni (in diminuzione rispetto ai 63,683 milioni di fine 2019).

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