America’s Cup

Il vento tradisce Luna Rossa, New Zealand vola sul 5 a 3

L’imbarcazione neozelandese vince la regata numero 7, nella seconda gli italiani in vantaggio anche di 2,5 km incappano in un salto di vento e si piantano

di Marco Bellinazzo

Luna Rossa: dalla terra, al mare, via aria

3' di lettura

Grande amarezza e lacrime nella baia di Auckland per l’equipaggio di Luna Rossa che vede allontanarsi i Kiwi capaci di vincere la prima regata di giornata con il primo sorpasso della serie dopo essere partiti dietro e di rimontare nella seconda oltre 2,5 km di svantaggio a causa di un pazzesco salto di vento che fa piantare in acqua l’imbarcazione targata Prada-Pirelli.

Martedì 16, dalle 4 del mattino, le regate numero 9 e 10 potrebbero assegnare la Coppa America, se Emirates Team New Zealand dovesse vincerle arrivando a quota 7 sulle 13 totali previste.

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La seconda regata

Partiamo dalla seconda sfida. Luna Rossa vincendo la partenza si porta in testa e all’inizio tiene New Zealand a distanza. La barca neozelandese in poppa recupera fino a una ventina di metri dagli italiani ma incappa in un salto di vento, cade dai foil (quella specie di ali che fanno volare questi jet dell’oceano) e si pianta.

A quel punto Luna Rossa si lancia in scioltezza e accumula 2,5 km di vantaggio, vale a dire circa 4 minuti.

Al termine della seconda bolina, però, è il sodalizio Prada-Pirelli ad essere tradito da un salto di vento e cade a sua volta dai foil. James Spithill e Francesco Bruni provano a lungo a risollevarsi in volo, vengono anche sanzionati con una doppia penalità per avere oltrepassato il boundary, ma ogni tentativo di trovare un soffio di vento è vano.

Team New Zealand più fortunata invece si rialza e a tutta velocità sorpassa e scappa via. Quando finalmente Luna Rossa riparte, i neozelandesi sono già avanti di 2 km. A quel punto il vento è risalito a 8-9 nodi. La giuria proprio per il vistoso calo della brezza aveva nel frattempo eliminato un lato accorciando il percorso della regata da sei a cinque boe. All’arrivo il distacco di Luna Rossa è di quasi 4 minuti.

La prima regata

Nella prima regata Te Rehutai si dimostra davvero forte. Luna Rossa parte bene e si porta davanti cercando di guadagnare un vantaggio e di controllare gli avversari ingaggiando una battaglia di virate e strambate.

Ma i Kiwi viaggiano costantemente con un paio di nodi di velocità in più sia di poppa sia di bolina e a metà gara sopravanzano Luna Rossa - è il primo sorpasso della serie - e allungano. Il vantaggio dei neozelandesi con 11 nodi di vento lievita e l’equipaggio italiano è costretto ad arrendersi. È di 58” sulla linea d'arrivo il ritardo accusato dall’AC75 targato Prada-Pirelli.

Le reazioni

Esulta il neozelandese Blair Tuke: «Che gara! Abbiamo fatto una strambata che ci è costata. Poi dopo tutto è andato a gonfie vele. Neanche noi ci aspettavamo quello che è successo. Le condizioni non sono state semplici, hanno richiesto grande tecnica per rimanere in volo. Siamo stanchi, ma felici. Appena abbiamo ripreso il volo sapevamo che dovevamo andare alla grande. Siamo tornati vicini e li abbiamo superati. Sicuramente le barche si sono comportate bene. Più riusciamo a regatare e meglio capiamo la nostra barca. Continueremo ad imparare ogni giorno».

Ricorre a una classica frase calcistica il timoniere di Luna Rossa James Spithill: «Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco. Siamo caduti dal foil ad un certo punto. Abbiamo cercato di uscire per trovare la pressione. Abbiamo fatto delle cose bene. Sappiamo benissimo che possiamo vincere, lo abbiamo fatto. Domani saremo più forti che mai. Non siamo riusciti a completare la virata perché siamo caduti dal foil. Anche Team New Zealand ha avuto lo stesso problema con un buco di vento».

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