Il viceministro dell’Economia Leo: riforma fiscale in Cdm entro prima quindicina di marzo
Leo ha parlato di «una riforma strutturale dove interveniamo sia sulle imposte, sia sugli aspetti che riguardano l’accertamento, la riscossione e il contenzioso, quindi una riforma a 360 gradi»
I punti chiave
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Si delineano i tempi della riforma fiscale. «Visto che abbiamo completato il ciclo della legge di bilancio adesso dobbiamo soffermarci sulla riforma fiscale che intendiamo portare in Consiglio dei ministri entro la prima quindicina di marzo - ha spiegato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, parlando a margine del congresso Uncat, in corso a Firenze».
La portata della riforma
«Una riforma strutturale - ha continuato - dove interveniamo sia sulle imposte, sia sugli aspetti che riguardano l’accertamento, la riscossione e il contenzioso, quindi una riforma a 360 gradi. Una volta che il Consiglio dei ministri la approverà, verrà poi affidata all’esame del Parlamento».
La manovra
Leo ha ricordato che «la legge di bilancio è stata un ponte verso la riforma fiscale perché si sono messe a terra una serie di tregue fiscali che hanno riguardato tutto il rapporto fra l’amministrazione finanziaria e il contribuente a partire dagli omessi versamenti, agli atti di accertamento, alle questioni che sono in contenzioso, quindi con la riforma si completerà il ciclo e cercheremo di trovare anche le risorse adeguate per ridurre il carico fiscale dell’Irpef, dell’Ires e rimettere in ordine quello che è un assetto un po’ caotico del nostro sistema».
Via l’Irap e moratoria estiva
In un intervento a Telefisco 2023 Leo aveva delineato le caratteristiche della riforma fiscale che verrà. «Prima cosa l’eliminazione dell’Irap, secondo una moratoria estiva», aveva spiegato in quell’occasione, evitando l’invio di avvisi o richieste di documentazione nel momento in cui il contribuente e i professionisti sono alle prese con le dichiarazioni. Allo stesso modo, niente più scadenze di versamento ad agosto: «deve essere un mese di tranquillità per tutti», aveva chiarito, poi si riparte a settembre. Si lavora anche all’eliminazione dei tributi minori. Oltre alla riduzione delle aliquote Irpef (da 4 a 3) annunciata nei giorni scorsi, il governo vuole anche mettere mano all’Ires (premiare i redditi reinvestiti in capitale e lavoro e razionalizzare la base imponibile).
Nordio, obiettivo riforma competitività Paese
«Le innovazioni introdotte nella riforma tributaria sono molteplici, dall’introduzione di un ruolo autonomo e professionale della magistratura tributaria, agli interventi sul piano processuale, fino alla creazione in Cassazione di una sezione civile dedicata alle controversie tributarie. L’obiettivo ultimo è uno solo: contribuire - con una giustizia sempre più rispettosa dei principi costituzionali del giusto processo - alla competitività del Paese, favorendo anche l’attrazione degli investimenti esteri». Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in un messaggio inviato al congresso dell’Unione nazionale delle Camere degli avvocati tributaristi, in corso a Firenze.
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