Il virus blocca anche le rate della rottamazione ter (nella zona rossa)
Stop a tutti gli adempimenti in scadenza tra il 21 febbraio e il 31 marzo per circa 50mila contribuenti
di Ivan Cimmarusti e Tonino Morina
4' di lettura
Lo stop al pagamento dei tributi nella «zona rossa» infetta da Coronavirus si applica anche alla pace fiscale sulle cartelle. Rinviate, dunque, le rate di rottamazione ter e saldo e stralcio previste per il 28 febbraio. Ma si dovrà attendere nei prossimi giorni un provvedimento del Governo per far rientrare anche i versamenti dei contributi previdenziali.
Sono gli aspetti che emergono dal decreto del ministero dell’Economia (anticipato su NTplus Fisco) in applicazione delle «Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza» Covid-2019, che sospende gli adempimenti tributari negli 11 Comuni dell’area interessata, che raccoglie complessivi 50mila abitanti. Il rinvio, dunque, si applicherà anche alle rate dei vari condoni. Un tema a cuore dei commercialisti, che nella giornata di ieri hanno chiesto al Consiglio nazionale una serie di chiarimenti in merito all’interpretazione del decreto del ministero dell’Economia.
La norma dispone la sospensione di adempimenti e versamenti tributari in scadenza tra il 21 febbraio e il 31 marzo. Si tratta di uno stop che riguarda anche i pagamenti delle cartelle emesse dagli agenti della riscossione ed i pagamenti dovuti a seguito di accertamenti esecutivi dell’agenzia delle Entrate. Per lo stesso periodo i sostituti di imposta sono esonerati dal versare o trattenere le ritenute.
Le nuove date
Gli adempimenti e i versamenti sospesi si dovranno poi fare entro il 30 aprile 2020. Beneficiano della sospensione dei termini le persone fisiche ed i soggetti diversi dalle persone fisiche, che, al 21 febbraio 2020, avevano la residenza o la sede legale, oppure operativa, nella «zona rossa». Si tratta di un provvedimento, dunque, che si applica anche alla pace fiscale. Su questo fronte sono diversi i versamenti in scadenza e che dunque saranno rinviati. Entro il 28 febbraio 2020 ci sono: la terza rata per i contribuenti che si sono avvalsi della rottamazione dei carichi affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 31 dicembre 2017; la rata per i contribuenti che non avevano versato quelle dovute per le precedenti rottamazioni, entro il 7 dicembre 2018, e che si sono avvalsi della rottamazione ter; il versamento della rata dovuta dai ripescati dal saldo e stralcio. In scadenza il 2 marzo c’è l’ultima rata dovuta dai contribuenti che hanno sfruttato la regolarizzazione degli errori formali, mentre il 31 marzo è la volta della seconda rata delle somme dovute per il saldo e stralcio.
I versamenti previdenziali
Resta da chiarire quale sarà la fine dei versamenti di natura previdenziale. Perché l’articolo 9 dello Statuto del contribuente consente esclusivamente al ministero di «sospendere o differire il termine per l’adempimento degli obblighi di natura tributaria». Per gli aspetti previdenziali, dunque, sarà emesso un provvedimento dell’esecutivo. Un aspetto, questo, che sarebbe stato annunciato dal ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, nel corso del tavolo con le parti sociali che si è svolto ieri per l’allerta Coronavirus.
Non si tratta dell’unico aspetto che presto potrebbe essere dibattuto. Maurizio Postal, consigliere delegato alla fiscalità del Cndcec, spiega che «nel dibattito parlamentare cercheremo di far rientrare altri aspetti. Riteniamo sia importante dare la possibilità ai clienti dei commercialisti con studio nella ”zona rossa” di beneficiare dei rinvii anche se residenti in altri Paesi vicini ma fuori dalla zona a rischio. Rinvii dovrebbero essere estesi anche ai residenti nella ”zona gialla”».
L’AGENDA
29 febbraio 2020: slitta al 2 marzo
Comunicazione dati liquidazioni periodiche Iva del quarto trimestre
Si devono comunicare al Fisco i dati della liquidazione Iva del quarto trimestre 2019
29 febbraio 2020: slitta al 2 marzo
Dipendenti - Conguaglio 2019
I sostituti d'imposta devono effettuare il conguaglio 2019 tra le ritenute operate e l'imposta dovuta sui redditi di lavoro dipendente o di pensione
1° marzo 2020: slitta al 2 marzo
Ravvedimento Redditi 2019 e Irap 2019, per l'anno 2018-Presentazione entro 90 giorni
I contribuenti, che si sono dimenticati di presentare il modello Redditi 2019 o Irap 2019 possono avvalersi del ravvedimento, presentando la dichiarazione entro 90 giorni dalla scadenza
7 marzo 2020: slitta al 9 marzo
CU 2020
Invio delle certificazioni uniche al Fisco per gli importi corrisposti nel 2019 a dipendenti, pensionati, collaboratori coordinati e continuativi, o altri ai quali sono state operate ritenute Irpef
16 marzo 2020
Iva, libri contabili ed F24
Iva 2020, per anno 2019: versamento saldo 2019 o prima rata.Tassa libri contabili: versamento annuale per le società di capitali. Versamento unitario F24 (ritenute, Iva, contributi previdenziali e assistenziali)
31 marzo 2020
CU 2020
Rilascio certificazione unica per gli importi corrisposti nel 2019 a dipendenti, pensionati, collaboratori coordinati e continuativi, o altri ai quali sono state operate ritenute Irpef
31 marzo 2020
Modello integrativo Redditi o Irap 2019
Modifica del rimborso in credito d’imposta. I contribuenti che hanno presentato il modello Redditi 2019 o Irap 2019 per il 2018, entro il 30 novembre 2019 possono modificare la scelta fatta nelle dichiarazioni presentate, cambiando il rimborso in credito
Per approfondire
Fisco: 28 febbraio rata rottamazione per 1 milione di contribuenti
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