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Il week-end del contemporaneo nelle Gallerie d’arte di Parigi

La capitale francese celebra l'arte contemporanea (senza i russi) con 7 balades tra 127 Gallerie della Capitale

di Riccardo Piaggio

Riccardo Piaggio, Galleria Zwirner installazione Dan Flavin

2' di lettura

L'arte contemporanea è una strana religione, non cerca la felicità né la salvezza ma coltiva l'idea di bellezza appoggiandosi a sacerdoti (galleristi e curatori), fedeli (i collezionisti), chierichetti (gli artisti) e agnelli da sacrificare (gli artisti), con una liturgia ben strutturata.

I suoi templi non sono i Musei, ma le Gallerie. Che sono luoghi che non servono solo a chi compra (rapito dal bello, o per le più svariate e inconfessabili ragioni), ma a chiunque voglia anche solo comprendere come si orientano gusto, sensibilità, visioni del mondo in cui si vive.

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Quando si viaggia (e durante il Week End), tutti si va al museo. Pochi, pochissimi, in Galleria. “L'arte moderna e contemporanea sul filo di percorsi nelle Gallerie d'arte di Parigi”, così recita il claim dell'edizione più attesa della storica Paris Gallery Weekend, rassegna diffusa di quattro giorni (dal 19 al 22 maggio 2022) dedicata ai galleristi, ai collezionisti, agli artisti.

127 Gallerie internazionali

Le 127 Gallerie internazionali aderenti, presenti a Parigi, ne fanno la più importante e frequentata al mondo. Arte diffusa e arte da diffondere. L'edizione 2022 arriva dopo la pausa Covid e durante la nuova crisi bellica, che stravolge anche il mercato dell'arte contemporanea, sempre più russificato. Vedremo come si attrezzeranno gallerie e artisti.

Tra i sette percorsi (balades tra i vieux quartiers de l'art di Parigi, tre dei quali nel Marais) scelti dalle curatrici (tutte galleriste indipendenti), quelli dedicati da Polka Gallery a Steve McCurry, la collettiva A Bras Ouverts della Galleria Continua e Les Drolesses della stilista e attivista Agnès B da Magnin-A, Galleria che sostiene l'arte contemporanea africana da tre decenni.

Ci sono le piccole gallerie militanti come 22,48m2 (nome amen) di Belleville dedicata agli artisti emergenti e i colossi globali come David Zwirner (Don't Cross the Bridge Before You Get to the River del Visual-artist belga-messicano Francis Alÿs). In tutto, saranno gratuitamente visibili (e acquistabili, nel caso) opere di 302 artisti di 36 diverse nazionalità. 95 solo-show e 43 esposizioni collettive renderanno Parigi la Capitale mondiale del mercato dell'arte contemporanea.


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