Iliad, investimento di 200 milioni di euro sull’intelligenza artificiale
Il gruppo Iliad ha acquistato il supercalcolatore Nvidia Dgx SuperPod, che sarà installato nel suo Datacenter5 nell’ambito di un investimento strategico da circa 200 milioni di euro sull’intelligenza artificiale
di Andrea Biondi
2' di lettura
Investimenti sull’Intelligenza artificiale e per approfondire il suo impegno (già non da poco) sulle startup. Il gruppo Iliad ha acquistato il supercalcolatore Nvidia Dgx SuperPod, che sarà installato nel suo Datacenter5 nell’ambito di un investimento strategico da circa 200 milioni di euro sull’intelligenza artificiale.
In una nota il gruppo sottolinea che il supercalcolatore gli consente di avere a disposizione la potenza di calcolo “cloud-native” per applicazioni di intelligenza artificiale con le più elevate performance in Europa. Inoltre il gruppo Iliad ha inoltre annunciato di aver avviato la creazione dei un laboratorio di eccellenza a Parigi dedicato alla ricerca sull’intelligenza artificiale su cui ha già investito oltre 100 milioni e che sarà presieduto dal proprietario di Iliad, Xavier Niel.
«È scoppiata una rivoluzione tecnologica e vogliamo farne parte. Venticinque anni fa la rivoluzione – spiega Niel nella nota della società diffusa in mattinata – era Internet e noi eravamo lì. Oggi è l’intelligenza artificiale». Partecipare al gioco per Iliad però, spiega ancora Niel «non è guardare da bordocampo.Per avere influenza nel mercato dell’intelligenza artificiale, è necessaria la potenza di calcolo. Per avere potenza di calcolo servono i supercomputer. E per avere i supercomputer bisogna investire. Investire massicciamente. Questo è esattamente ciò che abbiamo fatto».
La metà dell’investimento sarà dunque destinata a un laboratorio di ricerca indipendente a Parigi, gestito da una fondazione senza scopo di lucro. Nome in codice “Sphere” e riunirà i migliori ricercatori nel campo dell’intelligenza artificiale e sarà supportato in parte dal gruppo di telecomunicazioni che fa capo a Xavier Niel. Una parte sarà investita in startup, come Mistral AI e Poolside AI, i cui fondatori statunitensi hanno scelto di avere sede a Parigi. Ma qui il divario è notevole rispetto agli investimenti fatti oltreoceano.
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