RICONOSCIMENTI

Illycaffè best performer of the year

di Luca Orlando

(© Christian Prandl/imageBROKER)

3' di lettura

Risultati economici positivi. Ma anche comportamenti virtuosi per innovazione, governance, rispetto dell'ambiente. Sono i motivi che hanno portato Illycaffè ad aggiudicarsi la prima edizione del Best Performance Award, premio dedicato alle realtà sostenibili a 360 gradi.

Il riconoscimento, pensato da Sda Bocconi School of Management in partnership con JP Morgan Private bank, PwC, Thomson Reuters e Gruppo 24Ore, è il punto terminale di un lungo percorso, iniziato studiando 504mila bilanci aziendali e scremando progressivamente l'universo attraverso una rigorosa analisi quali-quantitativa, selezionando un panel finale di aziende eccellenti, con ricavi compresi tra 25 e 500 milioni, a proprietà italiana, con un buon equilibrio finanziario.

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Illycaffè, campione nazionale del settore, si aggiudica il premio “overall”, Best performer of the year, grazie ai risultati di bilancio ma non solo. La presenza di attività di ricerca evoluta e strutturata, l’attivazione di un global adaptation plan per rispondere alle sfide ambientali dei paesi produttori, l’evoluzione della governance, con l’inserimento di un ad estraneo alla famiglia, sono stati elementi chiave nella valutazione finale. Nella categorie “small” (25-50 milioni di ricavi), “medium”(51-250) e “medium-large”(251-500) ad aggiudicarsi il riconoscimento sono stati rispettivamente Objectway(software), Vimar (prodotti elettromeccanici ed elettronici) e Faac (automazione di accessi). Mentre il premio speciale tematico, nella prima edizione legato alla miglior strategia di M&A, è andato a Zapi, produttore di controlli e motori elettrici.

«Questa iniziativa - spiega il direttore scientifico del progetto Maurizio Dallocchio - deve creare l'humus per fare qualcosa di nuovo, potente e visibile: il tessuto imprenditoriale italiano è infatti costellato da realtà gioiello, che il premio punta a valorizzare».

I RISULTATI DEI VINCITORI

Punteggi nel Best Performance Award

I RISULTATI DEI VINCITORI

Le aziende selezionate incrociano diverse filiere chiave del made in Italy, dalle applicazioni meccaniche di nicchia all’alimentare di qualità, con risultati reddituali rilevanti (l’Ebitda medio sfiora il 25%) a testimoniare il presidio della fascia alta di mercato, quella a più alto valore aggiunto, dove l’Italia ha le maggiori chance per ritagliarsi una posizione stabile nella divisione del lavoro globale. Proprietà familiare, forte propensione all’innovazione, capacità di attrarre talenti e indebitamento ridotto sono alcuni dei tratti comuni di queste imprese, che tuttavia si dimostrano attente non solo ai risultati in bilancio. La responsabilità sociale è infatti qui una prassi diffusa, che dalla redazione di codici etici si traduce in azioni concrete, con la presenza di manager o comitati dedicati al tema, certificazioni ambientali ai massimi livelli, quote di dividendi destinati alla filantropia, convenzioni con asili per favorire i dipendenti.

«Il nostro - spiega l’ad del Gruppo 24 Ore Franco Moscetti - è un Paese dove spesso ci si dimentica delle eccellenze che abbiamo, ma grazie a iniziative come il Best Performance Award abbiamo la possibilità di far emergere il sistema imprenditoriale italiano. Per questo nel selezionare le imprese abbiamo valorizzato l'aspetto meritocratico e siamo felici, come gruppo editoriale, di poter contribuire alla divulgazione di queste eccellenze». «Siamo fieri - spiega Riccardo Pironti, responsabile di J.P.Morgan Private Bank in Italia - di essere al fianco di questi imprenditori ed imprenditrici nella loro missione di costruire valore per le generazioni future». «Si conferma - dichiara il partner PwC Francesco Ferrara - che le nostre Pmi hanno saputo reagire alla crisi e in molti casi continuare a crescere». «Essere competitivi oggi significa essere sostenibili - spiega Leonardo Etro, Co-Direttore Scientifico del Progetto -, performance economiche devono andare di pari passo con la misurazione di variabili che fino ad un decennio fa non erano ancora conosciute, ma che oggi rappresentano un fondamentale motore di sviluppo».

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