In agosto le imprese cercano 257mila lavoratori. I più difficili da trovare sono nell’edilizia
I dati del Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, confermano il clima di fiducia, anche per l’autunno. Di qui a ottobre le assunzioni saranno 1,2 milioni
di Cristina Casadei
I punti chiave
2' di lettura
I segnali che arrivano dal mercato del lavoro dal mese di agosto sono di netta fiducia. Questo mese le imprese stanno cercando 257mila lavoratori, ossia 9mila in più (+3,7%) del 2019, considerato come riferimento di normalità. A dirlo è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal. Allungando lo sguardo fino a ottobre, nelle imprese ci sono in programma 1,2 milioni di assunzioni. Il dato del trimestre dà quindi un segnale ancora più chiaro e fa segnare una crescita del 13,8% rispetto allo stesso periodo del 2019. Questi dati sono la conferma di un contesto economico dinamico, come emerso anche dagli ultimi dati Istat sul Pil e sulle vendite.
L’industria
In agosto l’industria continuerà a lavorare con ritmi sostenuti, al punto da prevedere 72mila ingressi (+3,2%). Nel trimestre agosto-ottobre saranno 342mila in crescita del 10,9% sul 2019. Questi dati confermano la rapida ripresa del manifatturiero e delle costruzioni che prosegue anche in agosto con un tasso di crescita delle entrate programmate pari rispettivamente a +2,1% e +6,2% se confrontate con lo stesso periodo del 2019. Nel caso delle costruzioni stiamo evidentemente assistendo all’onda delle ristrutturazioni incentivate da bonus e superbonus 110%. È proprio nell’edilizia che troviamo le figure professionali di più difficile reperimento e cioè gli artigiani e gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni che sono introvabili nel 60,6% dei casi.
I servizi
Nei servizi, sempre in agosto saranno fatti 184mila contratti di lavoro (+4,0%) che per l’intero trimestre saranno 878mila, il 15% in più. I settori dove si assumerà di più sono i servizi turistici che continuano la ripresa iniziata in luglio e programmano per agosto 63mila entrate ossia il 36,1% in più rispetto ad agosto 2019.
Il mismatch
Non accenna a diminuire il tema del mismatch: la difficoltà di reperimento delle figure ricercate dalle imprese è infatti ancora al 32,7%. Le figure professionali più difficili da reperire sono quelle dell’area dei “Sistemi informativi”: la difficoltà riguarda infatti il 59,6% dei candidati. Ci sono poi i professionisti delle aree “Installazione e manutenzione” (48,3%) e “Progettazione e sviluppo” (46,2%). Difficili da reperire anche i tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni (58,7%), gli artigiani e operai specializzati nella installazione e manutenzione attrezzature elettriche e elettroniche (58,5%), i tecnici in campo ingegneristico (53,0%).
I contratti
Il bilancio positivo rispetto al pre-covid è dovuto soprattutto ai contratti a tempo determinato che beneficiano più di altri della ripresa delle attività: in agosto sono circa 10mila unità in più ossia il 7,3% in più rispetto ad agosto 2019). Ancora sotto i livelli 2019, invece, si collocano i contratti a tempo indeterminato e i contratti in somministrazione.
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