In attesa di riaprire i cantieri, lo sviluppo di Mind non si ferma
A oggi rispettati i tempi per le strutture pubbliche. Entro l'anno i primi privati
di Gi.M.
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L’emergenza Covid-19, con il conseguefnte stop alla maggior parte delle attività, comprese quelle edilizie, ha bloccato i cantieri anche nell’area ex-Expo, oggi denominata Mind (Milano Innovation District), dove sorgeranno il centro di ricerca sulle scienze della vita Human Technopole, il nuovo Ospedale Galezzi, il Campus con le facoltà scientifiche dell’università Statale di Milano e un centinaio di aziende private operative in ambito medico-scientifico. Un progetto che attualmente prevede circa 4 miliardi di euro di investimenti nei prossimi dieci anni (2,5 privati e 1,5 pubblici) e, a regime, 60mila persone operative ogni giorno in quest’area di oltre un milione di metri quadrati, proprietà di Arexpo e gestita dal gruppo australiano Lendlease.
Difficile dunque, al momento, definire le nuove scadenze che, in ogni caso, prima dello scoppio della crisi viaggiava in linea con i tempi attesi. Per quanto riguarda lo Human Technopole, il centro è già operativo da oltre un anno con 40 persone al lavoro negli uffici di Palazzo Italia, mentre è in attesa di ripartire la ristrutturazione di due edifici preesistenti e dell’Incubators Lab che ospiterà i laboratori temporanei pensati per accogliere da subito i ricercatori, in attesa che siano completate tutte le strutture.
I cantieri per il nuovo Galeazzi stavano rispettando tutti i tempi, fino al fermo per Coronavirus, con termine previsto per l’autunno del 2021 e inaugurazione a inizio 2022. Salvo ritardi, dovrebbero partire l’anno prossimo i lavori per la realizzazione del Campus della Statale: alla scadenza del bando lo scorso gennaio, si è presentata soltanto Lendlease (in cordata con Coopservice, Cmb, Muratori e braccianti di Carpi, Colombo costruzioni), la società australiana che ha ottenuto da Arexpo la gestione dello sviluppo dell’intera area. A breve è attesa la firma del contratto.
Sul fronte dei privati, un passo importante è stato segnato, lo scorso novembre, dall’approvazione del Piano integrato di intervento, che ha permesso a Lendlease di firmare i primi accordi con le aziende interessate: 55 quelle che hanno già sottoscritto un memorandum of understanding, con l’impegno di entrare nell’area entro l’anno. Tra queste ABB, Bracco, Cisco, Cariplo factory, Aecom, Indaco, Ambrosetti, iGenius, Fluentify.
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