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«I circa 10mila viaggiatori su treno al giorno della Basilicata lamentano disagi dovuti a sovraffollamento, ritardi, scarsa attenzione alle esigenze dei pendolari, treni insufficienti nelle ore di punta, difficoltà nel trovare coincidenze nelle stazioni». È quanto emerge dal questionario distribuito on-line e su carta ai pendolari lucani dal Comitato italiano utenti ferrovie regionali (Ciufer) della Basilicata. «Gli stessi disservizi di sempre che delineano un quadro desolante dell’affidabilità del trasporto ferroviario, su ferro e su gomma, che spinge sempre più passeggeri dei treni regionali ad allontanarsi dal servizio di trasporto pubblico locale» dice Davide Mecca, che ha curato il report.
«La Basilicata – spiega - è una delle regioni più irraggiungibili d’Italia: un isolamento incomprensibile se si considera la posizione baricentrica che occupa». Troppo spesso, i viaggiatori si scontrano con un’offerta ridotta che li spinge ad abbandonare i mezzi pubblici e a optare per l’auto o a trasferirsi nella città in cui si lavora o si studia.
«Riteniamo – ribadisce Mecca – che tutto questo nel 2023 non sia accettabile e che alla luce delle risorse del Pnrr il servizio in Basilicata possa essere migliorato. Occorre completare il piano di investimenti sul materiale rotabile regionale, l’età media dei treni circolanti è di 18,2 anni e il 61,9% dei convogli ha più di 15 anni; bisogna rivedere l’attuale offerta commerciale; accrescere il servizio nei territori dove è assente; ma soprattutto mettere in connessione Potenza e Matera». L’aumento del numero di corse e la puntualità con maggiori controlli e penali da destinare a bonus per i pendolari sono, dicono, condizioni fondamentali per migliorare la qualità del viaggio. «La Basilicata, ormai fuori dalla partita Alta velocità – sottolinea il rappresentante del Ciufer _ sarà tagliata fuori anche con il finanziamento dell’Alta capacità Napoli-Bari perché da Bari a Roma passando per la linea lucana ci vorranno dalle 6 ore e mezza alle 7 ore, penalizzando cittadini, imprese e turisti. Vanno potenziati il turismo ferroviario per far conoscere la Basilicata e i collegamenti con i vicini aeroporti di Salerno, Foggia e la pista Mattei di Pisticci».
In dettaglio ecco alcune delle proposte avanzate per garantire agli utenti delle linee suburbane un servizio frequente e moderno, con corse nei giorni festivi e negli orari serali e con un sistema tariffario integrato. Proposte acquisite dalla Regione Basilicata che le valuterà anche nel nuovo contratto di servizio Trenitalia 2022-2031.
Linea Potenza-Foggia. Molto importante per il territorio e con elevate potenzialità di interconnessione con l’area industriale di San Nicola di Melfi e la Puglia, la linea ha tempi di percorrenza troppo elevati. Mancano regionali veloci e alcune fasce orarie sono scoperte. Da anni è in cantiere un progetto di orario cadenzato con regionali veloci e treni suburbani Potenza-Melfi.
Linea Taranto-Potenza-Salerno. Sfumato il sogno dell’Alta velocità, per percorrere la tratta (che collega ai treni a lunga percorrenza) i tempi sono molto lunghi (3 ore e mezza in media). Ben un’ora e 45 minuti tra Potenza e Salerno e con poche corse. Previsto il potenziamento, i pendolari guardano all’ipotesi di un collegamento regionale veloce Potenza-Matera-Bari.
Linea Jonica. Spina dorsale tra diverse regioni, centri turistici e porti, la Taranto-Metaponto-Sibari-Reggio Calabria è in stato di degrado, con tagli ai collegamenti e una situazione mortificante per i pendolari. Solo 4 collegamenti al giorno e il treno più veloce impiega 6 ore e 15 minuti. Servono almeno 6 coppie di Regionali treni/bus al giorno e moderni treni, anche in estate.
Ferrovie Appulo lucane. Le richieste dei pendolari delle Ferrovie Appulo lucane che sollecitano la fine dei lavori sul tratto potentino, riguardano soprattutto la Bari-Matera, prevalentemente a singolo binario e non elettrificata, i tempi lunghi di percorrenza e la mancanza di corse la domenica.
Linea Ferrandina-Matera. Quanto al proseguimento verso la Puglia, la scelta della Regione di un collegamento ferroviario via Gioia del Colle tra Matera e Bari (si veda lo Studio di fattibilità Rfi) non è condivisa dai pendolari, per i quali è un “doppione” di quella delle Fal che non porterà benefici.
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