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In Cina la crisi colpisce anche i collezionisti costretti a vendere i capolavori

Liu Yiqian e Wang Wei, fondatori del Long Museum di Shanghai, nella stagione autunnale venderanno da Sotheby's ad Hong Kong opere per circa 150 milioni di dollari

di Maria Adelaide Marchesoni

A sinistra Liu Yiqian e a destra Liu Yiqian e Wang Wei

4' di lettura

La crisi economico finanziaria che la Cina sta attraversando da qualche tempo comincia a far vittime anche tra i collezionisti miliardari, proprietari di musei che in questi anni hanno acquistato avidamente diversi capolavori e oggi hanno necessità di far cassa.
Tutto questo avviene in un momento di debolezza anche del mercato dell'arte, sintomo, per i collezionisti cinesi, di una situazione problematica sintetizzabile nel mancato ritorno dagli investimenti tradizionali, dal real estate alle obbligazioni passando per il mercato azionario.
Le prime “vittime” di questa crisi sono i collezionisti cinesi Liu Yiqian e Wang Wei, fondatori del Long Museum di Shanghai, che nella prossima stagione autunnale hanno in programma di vendere in asta da Sotheby's ad Hong Kong opere d'arte per circa 150 milioni di dollari.
Tra le 50 opere in vendita figurano i più grandi nomi della storia dell'arte da Amedeo Modigliani e René Magritte fino agli astri nascenti come Matthew Wong, Nicolas Party ma all'appello vi sono anche Zao Wou-ki, Yayoi Kusama, David Hockney, Dana Schutz.

Naturalmente la casa d’asta fa sapere che Liu Yiqian e Wang Wei sono ancora molto attivi sul mercato e i proventi delle prossime vendite verranno utilizzati per promuovere una serie di iniziative chiave al museo, finanziando allo stesso tempo future acquisizioni. Sempre che la situazione economica lo consenta. Nicholas Chow, presidente di Sotheby’s Asia, ha sottolineato che le opere in vendita rappresentano solo una piccola parte della vasta collezione della coppia. Al momento la casa d'aste non ha elencato alcuna antichità che sono tra gli oggetti più apprezzati dai collezionisti che nel 2014 avevano acquistato la “coppa di pollo” Meiyintang della dinastia Ming, risalente a 500 anni fa, in un'asta Sotheby’s a Hong Kong per 36,6 milioni di dollari (tasse incluse), stabilendo un nuovo record. Altro acquisto degno di nota l'anno successivo, nel 2015, «Nu couché» di Amedeo Modigliani per la cifra record di 170,4 milioni di dollari in una vendita di Christie’s a New York. Nel giugno 2016, il Long Museum ha poi acquistato «Shift» (1996-97) di Jenny Saville al prezzo record di 9,1 milioni di dollari all’asta di Sotheby’s. Nello stesso anno, sempre il museo ha acquistato «Plunge» del 1992 di Kerry James Marshall in un'asta di Christie’s a New York per 2,1 milioni di dollari, battendo all’epoca il record dell’artista.
Secondo l'infoprovider Artnet, tra le opere che sono in fase di valutazione per una eventuale cessione ci sono anche i lavori di Jenny Saville e Kerry James Marshall.

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Il patrimonio

Dipinto come incolto, kitsch, ostentato, Liu Yiqian è passato velocemente dalla guida di taxi all’acquisto di opere d’arte da milioni di dollari e ha costruito la sua fortuna investendo nel mercato azionario quando l’economia cinese ha cominciato a decollare all’inizio degli anni ’90. Il suo successo si colloca pertanto nel contesto della riforma e dell’apertura della Cina. In una delle sue prime operazioni, Yiqian acquistò 100 azioni di una società statale a 100 yuan l'una e nel giro di due anni, il loro valore salì a 10.000 Yuan per azione. È presidente della società di investimenti Sunline Group, con sede a Shanghai, che ha un portafoglio che spazia dai prodotti farmaceutici ai servizi finanziari e agli immobili. Ma soprattutto quest'ultima asset class ha vissuto e sta vivendo una crisi senza precedenti, iniziata nel 2021. Gli sviluppatori immobiliari, che rappresentano il 40% delle vendite di case nel Paese, sono andati in default e, tra questi, il gigante immobiliare Evergrande che si è rivelato essere l'operatore immobiliare più indebitato e in questi giorni ha chiesto la protezione dalla bancarotta negli Stati Uniti a New York. Nel collezionismo d'arte Liu Yiqian si è avventurato partecipando per la prima volta a un’asta nel 1994 a Pechino, acquistando un’opera calligrafica cinese di Guo Moruo e un dipinto cinese di Li Keran.

Nella Hurun China Rich List 2022, Liu e la sua famiglia sono stati classificati al 131° posto con un patrimonio accumulato stimato di 37 miliardi di yuan (5 miliardi di dollari), con un aumento di 33 posizioni rispetto all’anno precedente. La sua ricchezza sarebbe cresciuta fino a 38 miliardi di yuan (5,2 miliardi di dollari) secondo la Hurun Global Rich List 2023, che lo ha classificato al 513° posto.

Long Museum

Il Long Museum museo d’arte privato fondato da Liu Yiqian e Wang Wei si trova in tre luoghi iconici delle città di Shanghai e Chongqing: il Long Museum Pudong, il Long Museum West Bund e il Long Museum Chongqing. Essi formano un ecosistema unico di “un museo, due città, tre sedi”. Il Long Museum è tra i musei d’arte privati della Cina e ospita un’ampia collezione di opere d’arte che attraversa paesi e generazioni. La collezione copre diverse categorie, tra cui l’arte cinese tradizionale e contemporanea, l’arte rivoluzionaria cinese e altre opere d’arte contemporanea provenienti da varie parti del mondo, tra cui Asia, Europa e Stati Uniti.

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