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In Costa Smeralda per i 60 anni del Cala di Volpe

L'hotel festeggia l’importante ricorrenza con una veste tutta rinnovata; è punto di partenza per scoprire una delle destinazioni più gettonate dal turismo mondiale

di Paola Dezza

7' di lettura

“Perfettamente integrato nella natura circostante, così come lo ha voluto Jacques Couëlle, lo scultore delle case, progettato con materiali locali, rispettoso delle tradizioni e dell'incredibile ambiente circostante che ispira chiunque visiti la Sardegna”. E’ così che nella prestigiosa pubblicazione di Assouline (brand di libri di lusso creato a Parigi nel 1994) dedicata alla Costa Smeralda e all'hotel Cala di Volpe si descrive uno dei simboli del turismo mondiale, in omaggio ai suoi primi 60 anni di storia.

Simbolo e mito della Costa Smeralda

È impossibile visitare la Sardegna e non essere ispirato dalla sua incredibile bellezza naturale. Uno dei tanti a essere rimasto ammaliato dalla sua magia è stato l'architetto Jacques Couëlle, il quale progettò il Cala di Volpe usando solo materiali locali. Il principio alla base di quel progetto era di raggiungere l'armonia con l'ambiente circostante. E ci riuscì alla perfezione: l'albergo poi ingrandito seguendo i disegni del figlio dell'architetto, Savin, è ancora (sebbene oggi completamente riqualificato) perfettamente integrato nel paesaggio, e dimostra dopo 60 anni che il suo valore è nella sua completa libertà di esprimersi con i colori pastello.

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Destinazione contemporanea

Negli ultimi anni Smeralda Holding ha dato il via a importanti investimenti (oltre 80 milioni di euro) per potenziare e differenziare l'offerta, creare contenuti e presentare una destinazione più contemporanea e attrattiva. In tempi diversi ne sono interessati tutti e quattro gli alberghi del gruppo, tra i più lussuosi in Italia e nel mondo: Pitrizza, Romazzino, hotel Cervo e appunto il Cala di Volpe. Con il quinto in arrivo, 36 camere in via di realizzazione in quello che fu il circolo del tennis di Porto Cervo. Al Cala di Volpe in particolare sono state potenziate le infrastrutture e sono stati fatti investimenti introducendo nuove componenti come il wellness e arricchendo la ristorazione. Il “Cala”, come lo chiamano i frequentatori più assidui, è un'opera d'arte, contraddistinto da una architettura unica, ondulata, mutuata dagli antichi nuraghi e degli stazzi - la tipica abitazione contadina dell’isola -, rivisitata negli ultimi cinque anni grazie a un importante progetto di restyling firmato da architetti di fama mondiale. Alle archistar francesi Bruno Moinard e Claire Bétaille dello studio di architettura 4BI & Associés è stato affidato il progetto di restyling della quasi totalità della struttura. I lavori hanno interessato le camere e i ristoranti, i bar e le aree comuni dell'ala principale dell'hotel. Tra gli altri è nato il Beefbar, il primo in Sardegna.

Cala di Volpe

Sardegna, meta di lusso con Belmond e Cheval Blanc

La capacità della Sardegna nelle localizzazioni del lusso, della Costa Smeralda in particolare, di creare valore con il turismo da vacanza/svago è indubbia - fanno sapere da Scenari Immobiliari - e questo è evidente se si confronta il livello di Adr, costo/prezzo, tariffa media per notte, con altre realtà del lusso in Europa, anche dopo Covid. La tariffa nei mesi estivi, nella parte centrale, luglio e agosto, è almeno doppia rispetto alle altre realtà. Proprio in questo contesto il lusso veleggia verso una crescita importante. Quest'anno l'occupazione è elevatissima, grazie anche al ritorno di turisti americani che non avevano viaggiato in periodo Covid. La strategia di Smeralda Holding porta in Costa Smeralda il gruppo Lvmh, che arriverà a gestire il Pitrizza e il Romazzino. I due alberghi saranno completamente ristrutturati per passare ai brand Cheval Blanc e Belmond. Romazzino riaprirà per la stagione 2024 sotto il nome “Romazzino, Belmond Hotel, Costa Smeralda”, mentre l'Hotel Pitrizza continuerà ad operare sotto il proprio nome fino al 2026, quando riaprirà sotto il nome “Cheval Blanc Pitrizza, Costa Smeralda”, a seguito di lavori di restyling. Il successo della Costa Smeralda, che negli ultimi anni ha vissuto una crescita dei suoi volumi turistici fino al boom di quest’anno e della durata della stagione in maniera consistente, non è rimasto inosservato. Molti i player internazionali che stanno cercando oggetti sui quali investire. Tra gli altri il gruppo Statuto e Sixth Street che con i loro investimenti per riqualificare due alberghi storici, contribuiranno a rendere ancora più interessante la destinazione. A nord l'immobiliarista Giuseppe Statuto ha acquistato Le Ginestre e qui potrebbe arrivare Mandarin Oriental, che a Milano già occupa un edificio del gruppo Statuto. Anche Rocco Forte approderà nel 2024 nella baia di Liscia di Vacca a Porto Cervo, una delle località balneari più famose d'Italia. Recente anche l'apertura del 7Pines a Baja Sardinia.

Gli itinerari isolani

Dal Cala di Volpe alla Costa Smeralda, con il suo mare blu e le rocce di granito rosa tipiche della Gallura, ma fino alla costa spagnola a picco sull'acqua con borghi come Bosa, con le sue case colorate, e ancora Alghero, e la sud con la Costa Rei. Senza tralasciare l'entroterra sempre più lungo itinerari turistici come San Pantaleo. La si scopre con circuiti turistici che vanno dal trekking ai giri in bicicletta e ancora alle visite nelle numerose cantine visto il boom dell’ enoturismo che c’è stato sull’isola negli ultimi anni grazie alla crescita dei vini sardi, a cominciare da quel vermentino che ha conquistato tutto il paese. La Sardegna vive un momento di grande vivacità, di interesse da parte di grandi investitori e di catene alberghiere in tutta l'isola. Secondo Scenari Immobiliari il potenziale è alto per via di offerta ricettiva ancora modesta. Gli hotel sul territorio sardo, comprese le residenze turistico alberghiere, sono circa 960, con un peso sul totale nazionale del 3 per cento. Il numero delle camere ammonta a 47mila, il 4% del totale nazionale, con un peso maggiore rispetto alle strutture nazionali. La pipeline “certa” per i prossimi anni è di circa 20 aperture.

Casa Clàt, lusso nel centro di Cagliari
Anche nella zona di Cagliari si respira un intenso fermento. Qui si deve al volere di due fratelli la nascita di Casa Clàt, boutique hotel nel pieno centro di Cagliari. L'hotel è il dono che Claudio e Caterina Murgia, amministratori di Nieddittas azienda attiva nella miticoltura di qualità, hanno scelto di fare alla città, una Cagliari che svela sempre più le sue bellezze e vive un momento vivace nel turismo. Aperto nel mese di gennaio 2023, l'hotel è la rivisitazione in chiave moderna e lussuosa di un edificio storico, che la documentazione fotografica e cartografica inquadra già nel 1871, almeno per una parte del piano terra.

Nel 1920 il palazzo aveva già raggiunto l'attuale configurazione, confermata dalle registrazioni catastali del 1940. Oggi l'hotel, affacciato su viale Regina Margherita, tra il bastione di Saint Remy e la Marina, ha aperto ai clienti nove suite originali per volumetrie e arredo, dove le innovazioni si sposano con la storia architettonica. Gli spazi sono ampi come alti sono i soffitti, retaggio dell'uso nelle case patrizie dell'epoca. Alcune suite possono essere unite per creare un appartamento a uso di una famiglia, ma anche includere il Torrino, una terrazza esclusiva che si affaccia sui tetti della città. Ogni camera riserva una sorpresa e una sua unicità. Così ha voluto Giorgio Casu, che dell'hotel è stato direttore artistico, scegliendo di puntare su pareti affrescate, opere grafiche e arazzi, oltre che opere di artigianato sardo. A completare l'offerta un ristorante ricercato e un giardino con piccola piscina perfetto per l'aperitivo e per ascoltare un concerto estivo.

La natura incontaminata a Chia

Per completare l’itinerario nel sud della Sardegna in direzione ovest c’è il bellissimo territorio di Domus de Maria dove all'interno rappresentato da una schiera di alti rilievi granitici, con alcune vallate e il piccolo centro agricolo si alterna la costa, non estesa, ma di straordinario valore naturalistico che regala paesaggi indimenticabili, in particolare nell'area di Chia, caratterizzata da estese formazioni dunali che precedono una lunga e meravigliosa spiaggia. Ci sono anche numerose zone umide, importante habitat per specie animali come i caratteristici fenicotteri rosa. Qui si può soggiornare nel Chia Laguna Resort, iconico indirizzo sardo di Italian Hospitality Collection, nella scenografica e incontaminata Baia di Chia, immerso nello splendore di uno dei tratti più spettacolari della costa, davanti a spiagge, promontori, lagune costiere e dune che si affacciano sul mare color turchese.

Gallicantu, boutique hotel nella campagna gallurese

Tornando al nord in Gallura è un antico e spazioso Stazzu recuperato – l'antica abitazione rurale dell'isola - l'hotel di charme Gallicantu, poco distante dal borgo di Luogosanto. Immerso nella vegetazione sarda, tra piante di frutta e ulivi, mandorleti e macchia mediterranea, la struttura è nata per volere di Marco Berio, per anni direttore del golf club Pevero, e della sua compagna Raffaella Manca, che da quasi vent'anni si occupa di comunicazione e marketing per il settore alberghiero. Innamorati del luogo hanno deciso di affrontare questa avventura. Ci sono voluti quattro anni di lavori per arrivare alla struttura attuale, dopo aver affidato gli interni all'amico architetto Jean Claude Lesuisse. Sette le suite, ognuna con le sue particolarità, dal patio arredato alla finestra con vista sulla Corsica. Ampia è la cucina a vista dove i due cuochi preparano specialità sarde sotto gli occhi degli ospiti - la cucina è semplice e legata al territorio e alla genuinità dei suoi prodotti, il menu cambia ogni sera. Rilassante il giardino, dalla parte con la piscina alle amache che invitano alla lettura sotto gli alberi. Tra le attività anche le cooking class di cucina gallurese, spiegata dalla cuoca Veronica Ricciu, che in loco si occupa di tutta la pasta fresca e dei dolci. Ma anche corsi di acquerello, lezioni di yoga e massaggi immersi nella ricca vegetazione del giardino.In una conca fraicata – una delle cavità rocciose naturali di cui la Gallura è ricca, nate nel tempo grazie all'erosione di agenti chimici e chiuse da muri in granito - è stato ricavato lo spazio per una piccola boutique con prodotti locali di artigianato, ma anche olio e vino della zona. “Accomodatevi sotto il Re, l'olivastro millenario che domina la tenuta, o salite sulla spettacolare formazione granitica che ospita la Corona di Gallicantu: dalla cima la vista si allunga su Aglientu fino alla Corsica” si legge sul sito dell'hotel. Un invito a una vacanza in pieno relax.


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  • Paola DezzaCaposervizio Responsabile Real Estate

    Lingue parlate: inglese, francese

    Argomenti: mercato immobiliare, architettura, finanza immobiliare, lifestyle, turismo, hotel e ospitalità

    Premi: “Key player of the italian real estate market” di Scenari Immobiliari

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