ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùL’alluvione

In Emilia anche l’emergenza rifiuti: 100mila tonnellate da raccogliere subito

Una quantità che nelle stesse aree viene raccolta in dieci mesi. Materiale inzuppato di fango: non si può portare nei 5 termovalorizzatori regionali

di Nino Amadore

(Imagoeconomica)

2' di lettura

C’è una foto, in rete, che dà il senso di tutto: sono ammassate sedie, materassi, sacchetti neri e tanto altro materiale ingombrante. Qualcuno ne ha fatto una improbabile discarica improvvisata. Siamo a Lugo, in questa foto di cui parliamo, ma si può continuare tranquillamente ritrovando, a distanza ormai di giorni dall’alluvione che ha piegato in due l’Emilia Romagna, cumuli di rifiuti di tutti i generi per le vie dei paesi feriti a morte dall’acqua. È un’emergenza nell’emergenza e lo sanno bene gli operatori di Hera, che ha mobilitato un migliaio di persone e oltre 250 mezzi (idrovore, autospurghi, motopompe e mezzi per la raccolta dei rifiuti).

La parola d’ordine in questo momento è fare presto per evitare che quei rifiuti finiscano sulla costa, al mare ed è ecco perché è necessario raccoglierli il più in fretta possibile affiancando all’ordinario questo gigantesco straordinario. «Una montagna molto alta, quella della raccolta, e dopo del trattamento – spiega Andrea Ramonda amministratore delegato di Herambiente – che va gestita e che gestiremo nel più breve tempo possibile, dando priorità a quelle aree dove c'è bisogno di accedere con mezzi di sicurezza, e ai centri storici».

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In base alle attività di raccolta già avviate in questi giorni, Hera stima di raccogliere nei territori colpiti dall’emergenza oltre 100.000 tonnellate di rifiuti, una quantità che normalmente nelle stesse aree viene raccolta in dieci mesi. C’è di tutto nelle montagne di spazzatura improvvisate che emergono man mano che le strade si svuotano dall’acqua: ci sono i rifiuti ingombranti e ci sono i Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, come frigoriferi, pc, forni, televisioni). C’è tutta quella roba che i cittadini hanno la necessità di eliminare perché danneggiata irreversibilmente dall’acqua. Ma ci sono anche bombole di gas e, purtroppo, carcasse di animali. L'appello ai cittadini, per semplificare il lavoro di chi questi rifiuti li deve raccogliere e smaltire, è di separarli quanto possibile e di collocarli in luoghi accessibili da mezzi di grandi dimensioni.

E poi c’è un’altra questione: il materiale raccolto dagli operatori è quasi completamente inzuppato di fango e quindi non è possibile utilizzare i cinque termovalorizzatori regionali di Parma, Bologna, Forlì e Coriano di Rimini.

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