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In estate crescita a doppia cifra dei ricavi di Monterosa Ski

Gli impianti di risalita del comprensorio hanno registrato quasi 160mila ingressi, attirati da passeggiare e trekking. Ritornano gli stranieri

di Enrico Netti

2' di lettura

In estate crescono a doppia cifra i conti di Monterosa Ski, il comprensorio alpino tra Piemonte e Valle d’Aosta. Tra giugno e metà settembre gli impianti di risalita hanno registrato quasi 160mila presenze, +15% rispetto al 2022 mentre i ricavi vedono un +22,2. In particolare gli impianti di Gressoney-La-Trinité sono stati usati da 80.409 persone nel 2023 (nel 2022 erano state 68.053) segno del successo dei percorsi alpinistici di alta quota e l'ottima tenuta dei ghiacciai grazie alle basse temperature della prima parte dell'estate.
«La scelta di anticipare l'apertura della stagione al 1° giugno ci ha indubbiamente premiati perché ci ha permesso di allungare il periodo di fruizione dei rifugi in alta quota con il conseguente svolgimento delle attività alpinistiche, molto intense e costanti per quasi tutta l'estate, grazie proprio all'ottima condizione dei nostri ghiacciai – spiega Daniel Grosjacques, direttore amministrativo di Monterosa SpA -. Al contempo, abbiamo accolto con grande soddisfazione la riconferma dei numeri di presenze a quote più basse, sui nostri 2000-2400 metri». I buoni risultati ottenuti in estate spinge la società a mettere sul mercato prodotti nuovi, a garantire trekking e passeggiate adatte a diverse tipologie di escursionisti e a potenziare l'offerta alpinistica di alta quota, rendendola sempre più accessibile. «Abbiamo notato un deciso incremento delle presenze di nuclei famigliari che oggi approcciano la montagna anche per affrontare trekking e camminate con pernottamenti in rifugio. Molti provenienti dal centro e sud Italia, aree sulle quali intendiamo puntare nel prossimo futuro la nostra attenzione» continua Grosjacques. Famiglie ma anche giovani coppie e appassionati che si cimentano in percorsi come Tour des Six, trekking di media montagna di 3, 4, 7 giorni a cavallo tra la Val d'Ayas, la Valle di Gressoney e la Valtournenche. Una iniziativa varata da 6 rifugi alpini valdostani che hanno unito le forze e che questa estate ha venduto ben 1.276 notti in soli 3 mesi di attività. Importante il ritorno degli stranieri, soprattutto da Francia, Germania, Svizzera e Spagna, e soprattutto attratti dalle possibilità alpinistiche offerte da questo magnifico comprensorio che propone agli amanti della vertigine d'alta quota, ben 15 cime oltre i 4.000 metri.

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