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In Lombardia il ritorno ai livelli prepandemia solo nel 2024

Lo scorso anno forte ripresa degli arrivi dalle Americhe e stime favorevoli fino all’anno delle Olimpiadi invernali

di Enrico Netti

2' di lettura

Arriverà solo nel 2024 la piena ripresa del turismo in Lombardia con il ritorno ai livelli prepandemia con il ritorno a 5 milioni di arrivi l’anno grazie alla piena ripresa del turismo business e di quello internazionale. Per il biennio successivo è prevista un’ulteriore crescita degli arrivi internazionali. Queste le previsioni elaborate dall’Ufficio studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza in collaborazione con le associazioni di settore (Federalberghi, Rescasa) e l’elaborazione di dati da più fonti (Questura, Servizio sistema turistico della Città metropolitana di Milano, Tourism Economics) che evidenziano il ritorno degli ospiti da oltreoceano. Appena le autorità sanitarie hanno concesso il nulla osta alla ripresa dei voli a lungo raggio si sono impennati gli arrivi con gli australiani che mettono a segno un +1.251% rispetto l’anno precedente seguiti dai brasiliani (+726%), neozelandesi (+659%), argentini (+602%), sudafricani (+588%) e messicani (+559%). Sono queste le 6 nazionalità che registrano i maggiori incrementi di arrivi di turisti nell'area milanese nel 2022. Nella classifica degli incrementi degli arrivi agli ultimi posti la crescita del 76,5% dalla Germania, del 75,2% dalla Svizzera e del 70,4% dall’Olanda. A chiudere la classifica è la Russia. I primi 6 paesi per destinazioni che hanno scelto nel 2022 le strutture ricettive di Milano sono gli Stati Uniti con oltre 307mila arrivi, ovvero l’11% sul totale degli arrivi internazionali, la Francia con 248.336 (9%), la Germania con 200.392 arrivi e la Gran Bretagna con 187.638 (entrambe al 7%), la Spagna con 147.257 e Svizzera/Liechtenstein con 145.077 (entrambe al 5%). Il capoluogo lombardo ha fatto il pienone tra luglio e agosto con quasi 600 mila arrivi superando i corrispondenti arrivi del 2019.

«Il turismo milanese sta crescendo rapidamente – commenta Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza –. Nel 2022 hanno pesato ancora alcune limitazioni, come ad esempio i collegamenti con la Cina e molte parti dell’Asia. Quest’anno, ma soprattutto nel 2024, le prospettive per il turismo si annunciano favorevoli ed ancora migliori sono le stime fino al 2026, l’anno delle Olimpiadi di Milano-Cortina. Il nostro territorio è fortemente attrattivo in questo momento soprattutto per i Paesi occidentali e d’Oltreoceano. Restano alcune incognite: da possibili nuove ricadute per il Covid alla perdurante sospensione dei voli diretti fra Russia ed Unione Europea che influisce su una quota qualitativamente significativa di turisti big-spender». Sugli arrivi dalla Cina pesano le incertezze legate all’emergenza Covid-19 mentre continua la sospensione degli arrivi dalla Russia a seguito dell’aggressione all’Ucraina.

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Per quanto riguarda la ricettività nell’area metropolitana lombarda sono attivi 671 alberghi, 11 in più rispetto al 2019. In lieve calo, invece (- 2), gli alberghi in Monza Brianza (60) e Lodi (23). Mediamente attivi, sempre dato 2022, a Milano ed area metropolitana, 9.118 fra residence e case appartamento vacanze (cav) gestiti professionalmente. La tariffa media di questa quota professionale dell’extralberghiero è di 147 euro con una percentuale di occupazione del 45%.

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