In rete le nuove edizioni critiche di Thomas Bernhard
L’Accademia Austriaca delle Scienze, che ha realizzato la prima edizione storico-critica de “Il nipote di Wittgenstein” , ora ricostruisce anche la genesi di “Piazza degli Eroi”. In foto gli scritti originali
di Flavia Foradini
2' di lettura
C’è voluta la morte affinché Thomas Bernhard potesse assurgere all’olimpo degli intellettuali di punta dell’Austria. Prima della sua scomparsa nel 1989, i suoi rapporti con la patria furono difficili e turbati da clamorosi scandali mediatici. Ora però pochi a Vienna o Salisburgo mettono in dubbio le sue qualità e la sua capacità di essere già di fatto un classico della letteratura e del teatro, peraltro avverando la sua affermazione “Io sono uno scrittore mondiale”.
Benché Bernhard col suo testamento avesse lanciato un anatema contro l’Austria, bloccando fra l’altro nuovi allestimenti di sue opere “per tutta la durata del diritto d’autore” (anche se poi il suo esecutore testamentario e fratellastro Peter Fabjan infranse quella volontà alla fine degli anni ’90, di fatto annullandola), lo scorso dicembre lo stato austriaco si è alfine cosparso per così dire il capo di cenere e con una sorta di costoso atto di riparazione ha sborsato 2,1 milioni di euro per assicurarsi la proprietà del suo lascito: “Una delle più importanti acquisizioni nella storia della Biblioteca Nazionale Austriaca”, come ha commentato la direttrice Johanna Rachinger.
In realtà quel prezioso corpus di materiali era già stato studiato a fondo tra il 2014 e il 2018 dall’Accademia Austriaca delle Scienze, che aveva potuto digitalizzarlo completamente.Dopo quel primo approccio scientifico, l’autorevole istituzione che ha sondato fra l’altro anche Arthur Schnitzler e Karl Kraus, ha realizzato la prima edizione storico-critica de “Il nipote di Wittgenstein” e ora sta lavorando alla più simbolica fra le commedie di Bernhard: “Piazza degli Eroi”.
“Il nipote di Wittgenstein”
Il breve romanzo apparso nel 1982 col sottotitolo “Un’amicizia”, era incentrato sul rapporto personale tra l’eccentrico Paul Wittgenstein, nipote del filosofo, e l’autore. Sullo sfondo: il vasto complesso ospedaliero sulle boscose alture del 14° distretto di Vienna, nella cui clinica psichiatrica fu ricoverato ripetutamente Wittgenstein e nel cui sanatorio fu paziente Bernhard. L’edizione critica curata da Barbara Tumfart, Silvia Waltl e Konstanze Fliedl, e disponibile online, ricostruisce la genesi di quest’opera, presentando fra l’altro ogni pagina in facsimile. Si possono quindi seguire cancellazioni, correzioni, aggiunte, entrando nel laboratorio creativo dello scrittore, documentato inoltre da un corredo di indici analitici su persone, luoghi, opere, eventi.
“Infangatore della patria”
La struttura del lavoro su “Il nipote di Wittgenstein” è stata ora adottata anche per la nuova edizione critica di “Piazza degli Eroi”, il cui substrato politico legato al cinquantenario dell’annessione dell’Austria al Terzo Reich innescò nel 1988 una furibonda querelle (celebri sono rimaste le sue accuse che si trattasse ancora di un popolo di “sei milioni di nazisti” e che nel 1988 “fosse tutto peggio che 50 anni fa”: frasi che gli valsero l’etichetta di “infangatore della patria”).Il rilascio online del nuovo lavoro dell’Accademia è previsto per fine anno. In futuro è tuttavia probabile che vi saranno ulteriori sorprese. Il lascito acquisito dallo stato austriaco contiene anche 500 lettere tra Thomas e Hedwig Stavianicek, la donna assai più anziana di lui, che gli fu particolarmente vicina, e 150 testi inediti: materiali che per i prossimi dieci anni necessiteranno di un’apposita autorizzazione da parte di Peter Fabjan per essere visionati da ricercatori o per essere pubblicati.
https://www.oeaw.ac.at/acdh/ace/projekte/thomas-bernhard-nachlass
loading...