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In Serie C scoppia il caso Trapani, vicino alla radiazione dopo appena 2 giornate

Dopo lo 0-3 subito alla prima giornata per non essere sceso in campo, il club siciliano alle prese con problemi finanziari potrebbe essere estromesso dal torneo se domenica prossima dovesse assentarsi anche a Catanzaro

di Benedetto Giardina

3' di lettura

Un caos senza fine. Il campionato di Serie C è iniziato con una sconfitta a tavolino per forfait: quella del Trapani, che non ha disputato la gara d’esordio con la Casertana poiché «la distinta risultava priva dell’indicazione del medico sociale e dell'allenatore in possesso del requisito di un valido tesseramento». Il giudice sportivo ha inflitto lo 0-3 ai siciliani, penalizzati in classifica di un punto, ma adesso si spalancano le porte di una possibile esclusione dal torneo. È quella a cui rischia di andare incontro il Trapani se domenica prossima dovesse assentarsi anche a Catanzaro, dove è in programma la sfida della seconda giornata di campionato.

Rischio forfait anche in Coppa Italia

Già mercoledì 30 settembre sarà una giornata campale per il club trapanese. Alle 20 i granata sono attesi dal Brescia per la trasferta di Coppa Italia, ma a nemmeno trenta ore dal calcio d’inizio i calciatori non hanno ricevuto alcuna convocazione per la partenza. Anzi, i giocatori si sono solamente sottoposti ai tamponi previsti dal protocollo anti Covid-19, senza allenarsi. Una scena ormai abituale, dato che dal termine della passata stagione, il gruppo ha sostenuto solamente un paio di allenamenti, cambiando pure allenatore. Il titolare della panchina del Trapani è ufficialmente Oberdan Biagioni, ma leggendo il referto del giudice sportivo non risulta tesserato, così come è assente il medico sociale (in malattia e senza un sostituto). Entro domani, inoltre, la società dovrà pagare gli stipendi relativi al mese di giugno, senza i quali scatterebbe un’ulteriore penalizzazione. Il tecnico, come garanzia dell’impegno della proprietà, avrebbe chiesto il pagamento entro oggi.

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Dubbi sulla cessione e sul Cda

La squadra, che ha già messo in mora il club, è insorta contro Gianluca Pellino, ovvero il titolare del 100% delle quote del Trapani attraverso la società Alba Minerali Srl. L’acquisizione dell’intero pacchetto azionario è avvenuta lo scorso 17 settembre, col passaggio di proprietà dalla Alivision Transport di Fabio Petroni, ma «il trasferimento è sottoposto a clausola risolutiva». Inoltre, non si è ancora insediato un nuovo consiglio di amministrazione in seno alla società, motivo per cui i giocatori che hanno chiesto la risoluzione del contratto non possono vedere ratificato l’accordo che li svincolerebbe dal Trapani, in tempo per trasferirsi altrove prima della chiusura del mercato. Due di questi, Pettinari e Luperini, si sono rivolti al collegio arbitrale chiedendo la risoluzione per giusta causa, adducendo la violazione delle norme sanitarie previste dalla Figc: stando alla versione dei giocatori, la squadra si sarebbe allenata con un elemento risultato positivo al Covid-19 e senza medico sociale. L’udienza si terrà venerdì 2 ottobre.

Corsa contro il tempo per una nuova cessione

Con una scadenza imminente per gli stipendi, una partita di Coppa Italia in bilico e i creditori che iniziano a rivalersi (sono stati smontati persino i led pubblicitari dallo stadio “Provinciale” per il mancato pagamento dell’agenzia), il futuro del Trapani è sempre più appeso a un filo. Un’associazione di tifosi si è riunita nel comitato “C’è chi il Trapani lo ama” e già in passato ha cercato invano di acquisire le quote da Petroni, che ha iscritto il club in Serie C pur non pagando gli stipendi di aprile e avviando una vertenza per la restituzione degli emolumenti di marzo. La Covisoc, inoltre, ha ravvisato una carenza finanziaria da 438mila euro, per la quale ha bloccato il mercato in entrata, senza però compromettere l’ottenimento della licenza nazionale. Il comitato, ora, sta trattando con Pellino, ma ha già una data segnata in rosso sul calendario: il 4 ottobre, quando il Trapani sarà atteso a Catanzaro per la seconda giornata di campionato. In caso di nuovo forfait, sarà la fine.

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