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Cancro tra gli under 50: aumento del 79% negli ultimi 30 anni

Lo studio appena pubblicato su Bmj Oncology prevede che i nuovi casi di cancro precoci e i decessi associati aumenteranno rispettivamente nel 2030 di un ulteriore 31% e 21% . E i più a rischio saranno i quarantenni

di Francesca Cerati

Boom di tumori fra gli under 50 per fumo, cattiva dieta e alcol

3' di lettura

Negli ultimi tre decenni (1990-2019) il numero di nuovi casi di tumori negli under 50 è aumentato del 79%. E secondo la ricerca appena pubblicata su Bmj Oncology, questa crescita sorprendente si registra a livello globale.

Finora la maggior parte di questi studi osservazionali si sono concentrati sulle differenze regionali e nazionali e pochi hanno esaminato la questione da una prospettiva globale o valutando i fattori di rischio per i giovani adulti, sottolineano i ricercatori dell'Università di Edimburgo in Scozia e della Zhejiang University School of Medicine di Hangzhou, in Cina che hanno condotto lo studio.

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Nel tentativo di colmare queste lacune di conoscenza, gli autori dell’analisi hanno attinto ai dati dello studio Global Burden of Disease 2019 per 29 tumori in 204 paesi e regioni. Quindi hanno esaminato l'incidenza (nuovi casi), i decessi, le conseguenze sulla salute (attesa di vita corretta per disabilità) e i fattori di rischio nelle persone di età compresa tra i 14 e i 49 anni così da stimare la variazione percentuale annua compresa tra il 1990 e il 2019. In quest’ultimo anno, le nuove diagnosi di cancro tra gli under 50 sono state complessivamente 3,26 milioni, cioè il 79% in più rispetto al dato del 1990.

Nel complesso, il cancro al seno ha rappresentato il maggior numero di questi casi e dei decessi associati, rispettivamente 13,7 e 3,5/100.000 della popolazione mondiale.

Boom di tumori fra gli under 50 per fumo, cattiva dieta e alcol

Ma i nuovi casi di cancro alla trachea e alla prostata a esordio precoce sono aumentati più rapidamente tra il 1990 e il 2019, con variazioni percentuali annue stimate rispettivamente del 2,28% e del 2,23%. All'estremità opposta dello spettro, il cancro al fegato a esordio precoce è diminuito di circa il 2,88% ogni anno.

Sempre nel 2019, sono morte di cancro più di 1 milione di persone sotto i 50 anni, con un aumento di poco meno del 28% rispetto al dato del 1990.

Dopo il cancro al seno, i tumori che hanno causato il maggior numero di decessi e conseguenti problemi di salute sono stati quelli della trachea, del polmone, dello stomaco e dell'intestino, anche se l'aumento più marcato dei decessi ha riguardato le persone con cancro ai reni o alle ovaie.

Sulla base delle tendenze osservate in questi ultimi trent’anni, i ricercatori stimano anche che il numero globale di nuovi casi di cancro a esordio precoce e di decessi associati aumenterà rispettivamente di un ulteriore 31% e 21% nel 2030, con i quarantenni che saranno i più a rischio.

Quanto alle cause, è probabile che i fattori genetici abbiano un ruolo - affermano i ricercatori - ma i principali fattori di rischio alla base dei tumori più comuni tra gli under 50 sono diete ricche di carne rossa e sale (e povere di frutta e verdura), il consumo di alcol e tabacco, insieme all'inattività fisica, all'eccesso di peso e all'alto livello di zucchero nel sangue, stando a quanto indicano i dati.

Detto questo, gli stessi autori riconoscono alcuni limiti ai loro risultati: innanzitutto la qualità variabile dei dati dei registri dei tumori nei diversi paesi potrebbe aver generato sotto-segnalazioni e sotto-diagnosi. E poi non è ancora chiaro in che misura lo screening e l'esposizione ai fattori ambientali nella prima infanzia possano influenzare le tendenze osservate.

E in un editoriale collegato all’analisi pubblicata, i medici del Centro per la sanità pubblica della Queen’s University di Belfast, sottolineano che «anche se probabilmente i fattori legati allo stile di vita hanno un ruolo, si stanno esplorando nuove aree di ricerca come l'uso di antibiotici, il microbioma intestinale, l'inquinamento dell'aria e le esposizioni nei primi anni di vita». E aggiungono che sono urgentemente necessarie misure di prevenzione e diagnosi precoce, insieme all'identificazione di strategie di trattamento ottimali per i tumori a esordio precoce, che dovrebbero includere un approccio olistico per affrontare le esigenze specifiche di terapia di supporto dei pazienti più giovani».
«C'è un urgente bisogno di partenariati, collaborazioni e distribuzione delle risorse a livello globale per raggiungere questi obiettivi», concludono.

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