La tendenza

In Trentino, fra rocce e boschi da vivere a piedi nudi

Immergersi nella natura incontaminata e riscoprire se stessi, senza il filtro delle scarpe. All'ombra delle Dolomiti, un workshop di barefoot hiking dà un passo diverso alla montagna

di Marianna Rizzini

A contatto. Andrea Bianchi, ingegnere, comunicatore, esperto di yoga e meditazione, ha fondato la prima scuola italiana di barefooting e organizza workshop e seminari in tutta Italia.

2' di lettura

Superare lo stress di questo strano e impensabile 2020, dopo i mesi duri del lockdown: è l'obiettivo di una vacanza sospesa tra un “prima” e un “dopo”. Ma che cosa può davvero fare la differenza, che cosa può davvero trasportarci in un'altra dimensione? Niente è com'era anche soltanto pochi mesi fa, infatti, e neppure una passeggiata in un bosco di montagna può esserlo, penso mentre parlo con Andrea Bianchi, scrittore e fondatore de Il silenzio dei passi, scuola di camminata a piedi nudi nel parco, potremmo dire parafrasando il titolo del famoso film del 1967.

Perché Bianchi l'altra dimensione l'ha scoperta più o meno per caso, dice, togliendosi le scarpe e cominciando a camminare per i parchi naturali del suo Trentino. Un Trentino dove, quest'anno, il semplice trekking si trasfigura in esperienza sensoriale a tutto tondo, condotta in un mondo al rallentatore, dove immergersi per andare alla ricerca della natura incontaminata e di se stessi, dimenticarsi di tutto e ritrovarsi, scoprendosi magari capaci di sentire davvero il respiro dei parchi, mentre si esplora una foresta che diventa un ponte verso un futuro di maggiore consapevolezza.

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Prati, laghi, alberi vissuti a partire dal terreno, «senza il filtro delle scarpe», dice Bianchi, che insegna come riappropriarsi della capacità di sentire i propri passi, imparando a percepire le piccole differenze: «L'umido del muschio, il caldo e il freddo sulla pietra, il ghiaccio fuso dell'acqua di un ruscello e subito dopo il tiepido gradino naturale di una salita, uscendo dalla propria zona di comfort per provare sensazioni fisiche che sono un messaggio per l'anima».

Nei suoi workshop aperti a tutti (sotto i 12 anni, ha pensato a un metodo più ludico), lo scrittore-maestro di barefoot hiking aiuta a capovolgere le certezze apprese in una vita di camminata con le scarpe, e a trasformarle in nuove risorse psico-fisiche, nel corso di un weekend o durante le singole uscite a piedi nudi nel parco naturale Paneveggio-Pale di San Martino, con partenza da Villa Welsperg, in una delle più belle aree protette delle Dolomiti, regno di caprioli e camosci. Ingegnere, comunicatore, esperto di yoga e meditazione, Bianchi ha scoperto la passione per la camminata a piedi nudi qualche anno fa.

Dopo aver scritto sull'argomento tre libri e aver fondato la scuola, dice che «togliere il filtro della scarpa è come reinserire la presa nella corrente elettrica: la trasmissione di energia è immediata, dal punto di vista chimico-fisico e psicologico. Il contatto diretto con la terra risveglia l'empatia. Abbiamo camminato scalzi per milioni di anni. E questo tornare a piedi nudi sui sentieri rovescia, anche dal punto di vista meccanico, gli schemi psicomotori appresi dalla primissima infanzia. Nel workshop impariamo a compiere il percorso a ritroso, a partire dal movimento che sembra più naturale: con le scarpe appoggiamo prima il tallone».

Alla sera, ecco ad aspettarci la spa di 5mila metri quadri del Lefay Resort & Spa di Pinzolo, con i suoi sei percorsi benessere, le suite arredate con tessuti naturali e materiali locali, l'offerta gourmet biologica e sostenibile dei ristoranti Grual e Dolomia. Per continuare il viaggio nella natura.

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