Inail, nei primi tre mesi infortuni in calo ma aumentano gli incidenti mortali
Per il presidente Inail, Franco Bettoni, «il quadro è drammatico e va contrastato con ogni mezzo». Il ministro del Lavoro Marina Calderone: «Agire insieme giorno per una cultura condivisa»
di Cristina Casadei
I punti chiave
3' di lettura
Nel primo trimestre 2023 diminuiscono gli infortuni sul lavoro, grazie al calo delle denunce da contagio da Covid, mentre crescono gli incidenti mortali. Secondo quanto riferisce l’Inail, le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto entro il mese di marzo sono state 144.586 (-25,5% rispetto allo stesso periodo del 2022), mentre sono state 196 quelle che hanno riguardato incidenti con esito mortale (+3,7%). Sono in aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 18.164 (+25,1%)
Il presidente Inail Bettoni: strategie di prevenzione mirate
I dati diffusi in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, come spiega il presidente dell’Inail, Franco Bettoni, offrono «l’opportunità di riaffermare la necessità di pianificare efficaci e mirate strategie di prevenzione per abbattere l’intollerabile numero di incidenti sul lavoro e malattie professionali». Per Bettoni si tratta di «un andamento drammatico che va contrastato con ogni mezzo. È dunque indispensabile insistere per consolidare ulteriormente la sinergia tra istituzioni, parti sociali, lavoratrici, lavoratori e imprese, sollecitando un confronto costante con l'obiettivo di diffondere la cultura della prevenzione per la crescita sociale ed economica del Paese».
Il ministro Calderone: agire giorno per giorno
A questo proposito il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone ha sottolineato che «dobbiamo parlare quotidianamente di salute e sicurezza sul lavoro, in tutti i luoghi di formazione e di lavoro». Per il ministero meritano un plauso i progetti di legge per l’introduzione dell’insegnamento del diritto del lavoro e della sicurezza nei luoghi di lavoro nelle scuole secondarie all’esame di Montecitorio, perché, spiega il ministro «permettono al Parlamento di essere protagonista in una materia che non può avere colore politico. Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sono stati, sono e saranno temi fondanti del diritto dei lavoratori».
La cultura della sicurezza. Il caso Fincantieri
La crescita della cultura della sicurezza si alimenta della sinergia tra attori diversi, ma non c’è dubbio che il lavoro fatto nelle imprese è fondamentale. Proprio ieri Fincantieri ha lanciato la campagna di comunicazione “Zero Accidents Future On Board”, nei cantieri per sensibilizzazione il lavoratore sull’importanza del non far venir meno la sua vigilanza sul contesto nel quale opera. Dal 2010 il gruppo ha registrato un calo del 77% dell’indice di frequenza degli infortuni e del 60% dell’indice di gravità infortuni. Tutto questo anche grazie all’impegno sulla formazione: sono state infatti 39.927 le ore di formazione erogata
e 4.644 i lavoratori formati. Luciano Sale, direttore human resources and real estate di Fincantieri, spiega che le iniziative introdotte fino ad oggi, alimentate con continuità dalle strutture aziendali nell’ambito di processi organizzativi capillari e consolidati, ci hanno permesso di abbattere il numero degli infortuni e raggiungere gli obiettivi in materia che Fincantieri si era data nel Piano di Sostenibilità 2018-2022: ridurre l’indice di gravità del 15% e del 5% l’indice di frequenza, rispetto ai valori del 2017. Ora, anche grazie ad una nuova campagna di comunicazione che si rivolge sia ai dipendenti diretti sia a quelli delle ditte del nostro indotto, vogliamo proseguire sul sentiero tracciato per diffondere e radicare ulteriormente nel gruppo un’autentica cultura della sicurezza».
L’impegno dell’Inail con imprese e sindacati dell’edilizia
In un incontro avvenuto proprio nella giornata mondiale della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro tra il direttore generale dell’Inail, Andrea Tardiola, e i rappresentanti delle segreterie nazionali dei sindacati delle costruzioni, Stefano Costa (FenealUil), Cristina Raghitta (Filca-Cisl) e Giulia Bartoli (Fillea-Cgil) è emersa «la volontà comune di cooperare per rafforzare la salute e sicurezza nei cantieri in tutte le aziende coinvolte, subappalti compresi. I protocolli d’intesa che abbiamo sottoscritto con importanti gruppi industriali coinvolti nella realizzazione delle grandi opere previste dal Pnrr, coinvolgendo anche le organizzazioni dei lavoratori, vanno proprio nella direzione di diffondere la cultura della prevenzione in tutte le realtà che compongono le nostre filiere produttive, incluse le tante piccole e medie imprese», spiega Tardiola. In una nota congiunta i sindacati aggiungono che tra i temi affrontati ci sono «i problemi legati alle temperature alte nei cantieri, in vista della stagione estiva» e l’avvio di «percorsi per garantire la legalità e la sicurezza in tutta la filiera. Molto importante anche la disponibilità dell’Inail a introdurre le nuove tecnologie applicate alla realtà del cantiere, per una edilizia moderna che guardi al futuro».
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