Inaugurata a Magliano Alpi la prima comunità energetica d’Italia
Prime esperienze al via dopo il recepimento anticipato della direttiva europea sullo sviluppo delle fonti rinnovabili. Girotto: «L’iniziativa è pietra miliare della rivoluzione in atto».
di Celestina Dominelli
2' di lettura
La strada l’ha aperta il decreto milleproroghe del 2020 che ha consentito il recepimento anticipato, ancorché parziale, della direttiva 2018/2001 (RED II) sullo sviluppo delle fonti rinnovabili con cui l’Europa ha chiesto agli Stati membri di favorire al massimo la possibilità di autoconsumare l’energia prodotta, anche collettivamente, e di normare giuridicamente le cosiddette “comunità di energia rinnovabile” (Cer). Poi, con un decreto del Mise, attraverso l’introduzione di tariffe incentivanti è stata ulteriormente potenziata la promozione dell’autoconsumo e delle comunità energetiche. Così i territori hanno cominciato a organizzarsi in Italia dove a spingere molto il percorso di recepimento della direttiva è stato Gianni Girotto, attuale presidente della commissione Industria del Senato e sostenitore fin dalla prima ora delle comunità energetiche.
L’inaugurazione della prima comunità energetica d’Italia
Proprio Girotto ha presenziato venerdì 12 marzo all’inaugurazione della prima comunità energetiche del Paese, a Magliano Alpi, in provincia di Cuneo, operativa da dicembre. Si chiama “Comunità Energetica Rinnovabile Energy City Hall”, è un’associazione, registrata all’Agenzia delle Entrate, e, in qualità di coordinatore e prosumer della Cer, il Comune ha messo a disposizione un impianto fotovoltaico da 20 kilowatt di picco che potrà condividere con la comunità l’energia prodotta e non autoconsumata dall’amministrazione.
Girotto: Magliano Alpi è pietra miliare di rivoluzione in atto
«L’esperienza della comunità di Magliano Alpi è la pietra miliare della rivoluzione in atto - ha spiegato Girotto -, quella che consente di rovesciare la piramide energetica da una struttura con grandi operatori e grandi centrali a configurazioni che, dal basso, vedono cittadini, enti pubblici e piccole aziende aggregarsi per costituire gruppi di autoconsumo collettivo e comunità dell'energia. Esattamente ciò che è successo qui a Magliano, grazie alla lungimirante cordata tra i cittadini, il Comune e le utilities locali, con il supporto tecnico-scientifico dell'Energy Center del Politecnico di Torino».
Nuove iniziative in arrivo
La comunità appena inaugurata, ha aggiunto il senatore, «è la prima di quella che, si prevede, sarà una lunga serie di iniziative che concretamente realizzeranno la transizione ecologica e lo sviluppo sostenibile del Paese, ma anche la dimostrazione che si può fare. Le regole sono state definite, basta avere la volontà di metterle in pratica. È chiaro che ci troviamo in una fase iniziale, che però è cruciale affinché il recepimento della RED II sia più funzionale e adeguato possibile per raggiungere più velocemente gli obiettivi posti».
L’iniziativa a Napoli promossa da Legambiente
Dopo Magliano Alpi altre esperienze, come detto, sono pronte al debutto. Il prossimo 22 marzo, infatti, partirà il cantiere di un’altra comunità energetica, questa volta al Sud, a Napoli, con un progetto promosso da Legambiente e di cui faranno parte la Fondazione Famiglia di Maria e 40 famiglie del quartiere di San Giovanni Teduccio. La comunità energetica sarà realizzata grazie al supporto della Fondazione con il sud e ruoterà attorno a un impianto solare da 53 kilowatt che entrerà in funzione ad aprile.
loading...