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Inaugurata ai Quartieri Spagnoli di Napoli Eduqa, la prima scuola a vocazione ambientale

Il filosofo francese Edgard Morin, in collegamento da Parigi si rivolge così agli educatori, ai pedagogisti, agli insegnati e agli psicologi: «Serve un pensiero “ecologicizzante” per giungere, attraverso l’integrazione delle diverse discipline di studio, a una scuola della comprensione»

di Donata Marrazzo

3' di lettura

«Siamo al cuore della crisi e la crisi è nel cuore dell’umanità. Pensiamo che il futuro sia prevedibile ma, confidando nel calcolo, stiamo anestetizzando l’imprevisto che è anche ciò che di incalcolabile c’è nelle nostre vite e nei nostri sentimenti». Nella sede della fondazione Foqus, ai Quartieri Spagnoli di Napoli, Edgard Morin, in collegamento da Parigi, centellina il suo pensiero in una partecipata conferenza, alla quale, per motivi di salute non è riuscito a intervenire di persona.

Eduqa ai Quartieri Spagnoli

Il filosofo francese, oggi centenario, tra i più autorevoli anche in campo sociologico e antropologico, si rivolge agli educatori, ai pedagogisti, agli insegnati e agli psicologi che, in occasione di Gea 2023, Giornate dell’educazione e dell’ambiente, hanno inaugurato Eduqa, la prima scuola a vocazione ambientale, aperta da Foqus in un’area urbana che registra il più alto rischio di dispersione scolastica in Italia e raggiunge il grado di urbanizzazione più elevato d’Europa.

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La “didattica della decostruzione” di Edgard Morin

«La conoscenza ottenuta mediante il calcolo, statistiche, sondaggi, tassi di crescita, Pil, non aiuta. È solo preponderante. Dobbiamo essere capaci di aprirci ai vari aspetti di una stessa verità, superando i concetti unilaterali, parziali e frammentati. In fondo è questa la missione dell’insegnamento. Contro la parcellizzazione del sapere serve una didattica che stimoli l’attitudine a contestualizzare e globalizzare i saperi. Serve un pensiero “ecologicizzante” per giungere, attraverso l’integrazione delle diverse discipline di studio, a una scuola della comprensione». La strada indicata da Morin è la didattica della decostruzione, una prospettiva propriamente interculturale, che pone l’accento sulle relazioni, sulle questioni linguistiche e concettuali (razza, guerra, pace, sviluppo, uguaglianza, integrazione, inclusione), sui sussidi didattico-culturali, per realizzare un’“identità terreste” che abbracci l’intera umanità.

Un polo educativo nel monastero delle Ancelle della carità

Che è poi la mission di Eduqa, progetto voluto e realizzato dalla pedagogista Rachele Furfaro, fondatrice di Foqus, e da Renato Quaglia, che della fondazione è il direttore generale, in collaborazione con Bolton Hope Foundation e altre imprese sociali: seimila metri quadrati, all’interno del monastero delle Ancelle della carità, che risale al 1600, ospitano da quest’anno la scuola e un garden lab negli orti dell’edificio religioso, unica area verde dei Quartieri Spagnoli. In 500, tra bambini e ragazzi, accederanno (più della metà gratuitamente) al nuovo polo educativo, che è composto da un nido per l’infanzia, un asilo, una scuola primaria e una secondaria di primo grado. Le attività prevedono anche il coinvolgimento delle famiglie.

Una nuova figura di educatore

La formazione del personale è ancora in corso: nasce con Eduqa, in collaborazione con il Cnrr e diversi atenei, una nuova figura di educatore, orientata ai temi dell’ambiente e della sostenibilità. Tutti gli spazi, gli ambienti di apprendimento, il design degli arredi, le attività educative, i materiali, gli strumenti utilizzati sono permeati da nuova cultura ambientale. Nel cortile un rilevatore segnala le emissioni di CO2. Tutti gli striscioni decorativi sono realizzati in uno speciale tessuto che assorbe le polveri sottili.

Furfaro: costruiamo una nuova identità dei Quartieri Spagnoli

«Cambiamo tempi, spazi e modalità – spiega Rachele Furfaro – per mettere in moto processi a lungo termine che costruiranno una nuova identità dei Quartieri Spagnoli». In un contesto urbano con la più alta densità abitativa (14mila abitanti in 800mila metri quadrati) e un forte disagio economico e sociale, la dispersione scolastica è un’emergenza. «Si tratta di percorrere una strada di cui non conosciamo fino in fondo la rotta, la sperimentiamo di volta in volta, non abbiamo una teoria predefinita del cambiamento», aggiunge Quaglia. La psicopedagogista Francesca Rina, del Gruppo nazionale Nidi e Infanzia, cita Morin e spiega che «il compito dell’educazione è obbedire alla vita e guidare la vita. Così, attraverso nuove proposte educative, la scuola prepara al futuro e realizza una comunità solidale».

La barruccheria di Sasà, Totò e Maradona

Intanto, però, i Quartieri Spagnoli, discese e salite strette tra il Vomero e il Porto, danno già segnali di cambiamento, una rigenerazione urbana avviata più di 6 anni fa da un bisogno di riscatto: tutta la zona pullula di localini, luci colorate, turisti e murales, Totò e Maradona. C’è una vivacità sorprendente. I vecchi “vasci” a piano terra quasi non esistono più: adesso ci sono porte rifinite e fioriere davanti all’ingresso di casa. Sasà prima ha aperto un barbiere, poi un baretto. Alla fine ha messo tutto insieme è ha lanciato la Barruccheria, e alle donne più bisognose fa i capelli gratis. Dice che «la criminalità ormai resta fuori, qui si sta bene, il quartiere è pieno di vita». «Solo i chiattilli – conclude, ovvero “ i figli di papà” – ancora storcono il naso».

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