ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùDisegno di legge approvato dal Cdm

Incentivi, riassetto in vista: meno misure e tempi ridotti

Le nuove norme definiscono la cornice ma bisognerà attendere i provvedimenti attuativi per capire se l'intervento porterà reale efficienza o sarà solo una nuova operazione di restyling dopo quelle degli anni scorsi

di Carmine Fotina

Intervista al ministro Giorgetti: sull’attuazione del Pnrr più condivisione con le Regioni e adeguamento degli obiettivi

3' di lettura

Approvato in Cdm un ddl, proposto dai ministri Mara Carfagna e Giancarlo Giorgetti, contenente la “delega al Governo per la revisione organica degli incentivi alle imprese” e il “potenziamento, razionalizzazione, semplificazione del sistema agli incentivi alle imprese” del Sud.

Si tratta di un provvedimento previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e incluso tra i Ddl collegati alla legge di bilancio per il 2022. L'obiettivo è una revisione organica degli incentivi, improntata alla riduzione e semplificazione, con un'attenzione particolare al sistema degli aiuti nel Mezzogiorno.

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Il Ddl, messo a punto dal ministero dello Sviluppo economico guidato da Giancarlo Giorgetti dopo i lavori di una commissione interministeriale che era stata istituita dal ministero del Sud, consiste in un unico articolo e prevede decreti legislativi di attuazione da adottare entro 12 mesi dall'entrata in vigore della legge. In sostanza, al momento è stata definita la cornice ma bisognerà attendere i provvedimenti attuativi per capire se l’intervento porterà reale efficienza o sarà solo una nuova operazione di restyling dopo quelle degli anni scorsi, magari con lo sfoltimento di misure non più attive.

LA MAPPA DEGLI INCENTIVI

Interventi delle amministrazioni centrali per regione nel 2020. Dati in milioni di euro

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INTERVENTI DELLE AMMINISTRAZIONI CENTRALI PER REGIONE NEL 2020
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Stop alla frammentazione normativa

La riorganizzazione, spiega la relazione illustrativa, deve portare a una drastica riduzione delle misure e a un loro maggiore coordinamento rispetto all’attuale assetto profondamente frammentato. L’ultima relazione annuale sugli incentivi segnala 1.466 interventi agevolativi, di cui 140 delle amministrazioni centrali e 1.326 gestiti dalle Regioni. Un quadro che - nonostante il numero di misure, segnala il governo nella relazione - nell’era pre-Covid vedeva comunque l’Italia al quart’ultimo posto europeo per volumi erogati. Il Mezzogiorno incassa meno del 30% degli interventi nazionali concessi (1,4 miliardi su 4,9 miliardi totali) e la massa di aiuti gestiti a livello regionale riduce solo parzialmente la forbice.

Sovrapposizione con le Regioni

Tra i difetti del sistema, la relazione illustrativa evidenzia Regioni che incentivano (in particolare attraverso il regime del de minimis e le risorse rivenienti dai fondi strutturali) soggetti e ambiti già incentivati dallo Stato e anche poca chiarezza delle regole di cumulo e scarsa conoscenza degli strumenti da parte delle imprese. Il riassetto allo studio dovrà tenere in considerazione alcuni elementi di base, tra i quali: le diverse fasi del ciclo di vita delle imprese, il livello di complessità e dimensione dei progetti da agevolare, le esigenze di ciascuna filiera produttiva e delle aree territoriali interessate, la necessità di supportare i processi di trasformazione tecnologica, i livelli qualitativi e quantitativi dell’occupazione.

Valutazione dell’efficacia delle agevolazioni

Sono sanciti come obiettivi evitare la duplicazione e la sovrapposizione tra interventi indirizzati allo stesso target di riferimento e, al contrario, il potenziamento di strumenti che anno mostrato efficacia e quindi effetto addizionale sugli investimenti. Un passaggio specifico è dedicato anche alla conoscenza da parte delle imprese degli strumenti disponibili, considerata troppo spesso carente, e su questo punto si cita la necessità di utilizzare la piattaforma telematica “Incentivi.gov.it” che nei prossimi giorni sarà rinnovata dal ministero dello Sviluppo. Il decreto attuativo dovrà prevedere una valutazione dell’efficacia delle agevolazioni, anche con sistemi di intelligenza artificiale, e una revisione dei procedimenti amministrativi di concessione e erogazione degli aiuti, riducendo gli oneri a carico delle imprese e tagliando i tempi delle attività istruttorie.

Per verificare che il riassetto funzioni davvero, sarà costituita una Cabina di regia interministeriale, con la presenza delle Regioni, e il supporto di una struttura tecnica.

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