Inchiesta sul paese dei bambini perduti
Una serie documentaria di Hugo Berkeley, ispirata al libro di Pablo Trincia, ricostruisce la vicenda giudiziaria dell’allontanamento di alcuni bambini dai genitori accusati di satanismo. Un’inchiesta cruda e ben realizzata
di Gianluigi Rossini
2' di lettura
Per chi non ne avesse mai sentito parlare: Veleno è il titolo che Pablo Trincia ha dato a una incredibile e terribile vicenda giudiziaria altrimenti nota come “i diavoli della bassa modenese”. Tra il 1997 e il 1998, in tre piccole città della provincia di Modena, oltre venti persone furono accusate di pedofilia e satanismo; sedici bambini furono allontanati dai genitori biologici e affidati ad altre famiglie.
La parte incredibile è che, a fronte di queste separazioni definitive, nei seguenti gradi di giudizio le accuse di satanismo si sono rivelate inconsistenti e alcuni degli imputati sono stati addirittura completamente assolti, dopo un calvario giudiziario durato più di un decennio.
Nel 2017 Trincia ha tratto da questa vicenda il podcast Veleno, modellato sull’americano Serial nella fusione tra il true crime e la narrazione in prima persona tipica dei podcaster. Appassionante e di enorme successo, Veleno ha messo in forte dubbio l’operato degli inquirenti, ma dal modello di Serial ha ereditato anche alcuni problemi etici molto complessi: dove finisce il diritto di cronaca e inizia il dovere di non nuocere alle persone coinvolte? In un episodio, ad esempio, Trincia si apposta in strada per incontrare uno dei bambini allontanati, ormai quasi trentenne. Ricordo di essere saltato sulla sedia, mentre ascoltavo: è giusto presentarsi dal nulla, con un registratore, chiedendo a un ragazzo di parlare degli abusi subiti da bambino?
Questi problemi emergono con forza nel documentario in cinque episodi diretto da Hugo Berkely e ideato da Ettore Paternò (su Prime dal 25 maggio). Non si tratta di un semplice adattamento: da un lato la serie è una sorta di episodio in più, perché segue la vicenda processuale fino a oggi e connette i puntini tra questo caso e le inchieste di Bibbiano; dall’altro qui i fatti vengono ripercorsi con uno sguardo ulteriore, terzo, opponendo alla voce degli accusati, che predominava nel podcast, un controcanto rappresentato dalla psicologa Valeria Donati e dal comitato Voci vere, costituito dalle famiglie affidatarie e dagli (ormai ex) bambini allontanati. Come sempre nei documentari ben riusciti, alla fine della visione restano poche certezze e molta voglia di saperne di più.
Veleno, Ettore Paternò e Hugo Berkeley, Prime Video, 25 maggio
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