Massimiliano Smeriglio

Inchiesta rifiuti, i pm di Roma chiedono l’archiviazione per il vicegovernatore del Lazio

di Ivan Cimmarusti

2' di lettura

Il vice governatore del Lazio, Massimiliano Smeriglio, è stato indagato. La sua posizione, però, va verso l’archiviazione: non ha avuto alcun ruolo penalmente rilevante nell’ampliamento della discarica dell’Inviolata di Guidonia (Roma). Smeriglio è stato al centro degli accertamenti, in quanto è stato il firmatario dell’ordinanza con cui si decise per l’estensione della discarica gestita dalla Eco Italia 87. Tuttavia, stando a quanto ricostruito, ad agosto 2013 Smeriglio fu raggiunto da un dirigente che lo indusse a firmare il documento finito sotto indagine, mentre stava trascorrendo una giornata al mare.

La discarica gestita dalla Eco Italia 87
L’inchiesta della Procura della Repubblica di Roma ha riguardato l’ordinanza - ritenuta dai magistrati «in spregio alla normativa» - con la quale ad agosto 2013 si dispose l’ampliamento del sesto invaso della discarica di Guidonia, gestita dalla Eco Italia 87, amministrata da Francesco Rando, fedelissimo del ras dei rifiuti, Manlio Cerroni. Sotto la lente è finita tutta l’istruttoria amministrativa, predisposta da due dirigenti regionali e, successivamente, firmata il 12 agosto 2013 da Smeriglio. L’atto è stato oggetto di analisi anche da parte del Tar Lazio, che - annullando tutto l’iter amministrativo relativo al sesto invaso - ha detto che il provvedimento è stato emesso senza che ricorressero i criteri previsti per questi atti «eccezionali e urgenti». Urgenza che, tra l’altro, è criticata ulteriormente anche dal gip di Roma, Massimo Battistini, negli atti del maxi procedimento rifiuti contro Cerroni.

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«L’ordinanza balnerare»
Stando a quanto ricostruito dai magistrati della Procura di Roma, Smeriglio non avrebbe avuto alcuna responsabilità penalmente rilevante. Il vice governatore fu interrogato a dicembre 2014 dal pm Alberto Galanti, al qual chiarì i contorni della vicenda. Così è emerso che Smeriglio ha firmato quell’ordinanza mentre stava trascorrendo una giornata di mare. Fu raggiunto da un dirigente della Regione Lazio, che lo indusse ad apporre la firma su quel documento. Dunque, il vice governatore non avrebbe avuto alcuna responsabilità specifica.

Avviso chiusura indagini per il maxi procedimento Malagrotta
Intanto la Procura di Roma sta notificando gli avvisi di chiusura delle indagini preliminari nel maxi procedimento Malagrotta, che prende il nome dalla ex discarica della Capitale d’Italia gestita proprio dal gruppo di Cerroni. Il procedimento - in cui risulta indagato, ancora una volta, lo stesso imprenditore - riguarda anche la gestione del tritovagliatore di Rocca Cencia di proprietà di Cerroni affittato alla società Porcarelli Gino & Co.

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