in un’azienda agricola

Incidente sul lavoro nel Pavese, morti quattro operai

Due corpi sono stati recuperati in breve tempo, per gli altri due è stato necessario svuotare la vasca di decantazione dei liquami dove tutti e quattro erano finiti

I mezzi di soccorso nei pressi dell’azienda agricola di Arena Po (Pavia) ANSA/ PAOLO TORRES

2' di lettura

Quattro morti che si aggiungono al lungo elenco di vittime sul lavoro. È successo oggi in un'azienda agricola ad Arena Po, nell'Oltrepò Pavese. A perdere la vita sono state quattro persone di nazionalità indiana: due fratelli, di 48 e 45 anni, che da più di cinque anni avevano rilevato l’impresa, e due loro dipendenti, di 29 e 28 anni. Tutti di origine sikh.

Il fatto è accaduto verso mezzogiorno: i quattro stavano lavorando vicino a una vasca per il compostaggio dei fertilizzanti nei pressi di una stalla. Improvvisamente uno dei quattro è finito nella vasca. Da quanto è emerso i due dipendenti stavano caricando un'autobotte con i liquami, che poi avrebbero dovuto spargere nei campi. Forse ci sono stati problemi nell'aspirazione. Un operaio si è calato nella vasca ed è caduto. Gli altri tre, secondo la ricostruzione effettuata dai carabinieri di Stradella, sono a loro volta caduti nel vano tentativo di recuperare il loro connazionale. Ogni sforzo per salvarli è stato inutile. Nel giro di pochi minuti sono accorse sul posto diverse ambulanze del 118, oltre a carabinieri, vigili del fuoco e ispettori dell'Ats. Per i quattro indiani non c'è stato nulla da fare.

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Per il recupero dei corpi è stato necessario lo svuotamento della vasca da parte dei vigili del fuoco. L'operazione è avvenuta dopo che nel pomeriggio è giunto sul posto il procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti: il recupero dei cadaveri si è svolto tra la disperazione dei familiari delle vittime, giunti ad Arena Po (Pavia) anche dalle province di Brescia e Cremona.

La tragedia ha destato enorme commozione nel paese. Nell'azienda agricola sono presenti circa 300 mucche da latte. I due fratelli indiani avevano anche un terzo dipendente, sempre di origine sikh, che lavorava per loro: è l'unico rimasto in vita. Il sindaco Alessandro Belforti ha espresso cordoglio, a nome della comunità del paese oltrepadano, per la tragica morte dei due fratelli indiani e dei loro dipendenti: «Erano grandi lavoratori, che si erano integrati bene nella nostra realtà».

«La sicurezza sul lavoro è una priorità, una vera emergenza nazionale che il nuovo governo deve affrontare insieme alle parti sociali con urgenza e con provvedimenti straordinari», ha scritto su Twitter la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan.

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