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Incidenti stradali: in Campania aumentano i sinistri, nel Lazio la Pontina è la strada più pericolosa

L’incidentalità sulle strade laziali rimane alta lungo la costa e nei comuni capoluogo di provincia

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6' di lettura

Nel Lazio la Pontina è la strada con più sinistri. L’incidentalità In Liguria rimane alta lungo la costa e nell’entroterra. Gli incidenti più gravi si registrano sulla statale del Turchino. In Campania aumentano gli incidenti stradali, 228 i morti. Sono alcuni dei dati diffusi dall’Istat nei focus 2022 sull’incidentalità in Puglia, Liguria, Lazio e Campania.

La Pontina nel Lazio è la strada con più sinistri

L’incidentalità sulle strade del Lazio rimane alta lungo la costa e nei Comuni capoluogo di provincia: è quanto emerge dal Focus 2022 dell’Istat sull’incidentalità stradale. Il report mette in evidenza le criticità della strada statale Pontina, lungo la quale si registra il maggior numero di incidenti (210 decessi e 325 feriti), e delle strade statali Appia, Casilina e Aurelia, mentre gli incidenti più gravi si registrano sulla statale dell’Appennino Abruzzese e Appulo-Sannitico, dove gli indici di mortalità e di gravità raggiungono rispettivamente 50 e 20.

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Nel 2022 il maggior numero di incidenti sulle strade urbane

Nel 2022 il maggior numero di incidenti (15.697, il 77,4%) si è verificato sulle strade urbane, provocando 189 morti (55,8% del totale) e 19.803 feriti (73,9%). L’incremento maggiore si verifica su autostrade e raccordi (+18,7%), seguite dalle strade urbane (+17,0%) e dalle altre strade (+10,3%). Gli incidenti più gravi avvengono sulle autostrade e raccordi e sulle strade extraurbane (3,3 decessi ogni 100 incidenti). Sulle strade urbane il 52,6% dei sinistri si verifica nei pressi di un rettilineo, percentuale che sale al 64,7% sulle strade extraurbane. In ambito urbano gli incidenti che avvengono nei pressi di un incrocio rappresentano il 20,9% del totale, seguono quelli che si verificano nei pressi di una intersezione (16,6%), di una curva (6,9%) e di una rotatoria (1,7%). Lungo le strade extraurbane il 17,3% degli incidenti si verifica nei pressi di una curva, il 7,3% di un incrocio e di un’intersezione e l’1,6% nei pressi di una rotatoria. Tra gennaio e aprile si sono registrati nel Lazio 6.000 incidenti (29,6% del totale) mentre tra maggio e settembre, in coincidenza del periodo di maggiore mobilità per vacanze, se ne contano 8.904 (il 43,9% di quelli avvenuti durante l’anno), in cui hanno subito lesioni 11.830 persone (44,1%) e 133 sono decedute (39,2%). Il 78,5% degli incidenti ha avuto luogo tra le 8 e le 21, ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nelle fasce orarie tra le 23 e le 24 tra le 24 e l’una. Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 43,7% degli incidenti notturni, il 46,0% delle vittime e il 47,0% dei feriti.

In Campania aumentano gli incidenti stradali, 228 i morti

Nel 2022 si sono verificati in Campania 9.821 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 228 persone e il ferimento di altre 14.002. L’anno 2022 è caratterizzato da una netta ripresa della mobilità e, come conseguenza, dell’incidentalità stradale. Rispetto al 2021 aumentano gli incidenti (+9,0%), i feriti (+9,1%), in linea con quanto avviene a livello nazionale (rispettivamente +9,2% e +9,2%), mentre l’aumento delle vittime risulta più contenuto (+6,5%) ed inferiore alla media Italia (+9,9%). Nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte in Campania del 28,9%, meno della media nazionale (-42,0%); fra il 2010 e il 2022 si registrano variazioni, rispettivamente di -10,2% e -23,2%. Nello stesso periodo l’indice di mortalità sul territorio regionale non subisce variazioni (2,3 deceduti ogni 100 incidenti) in linea con quello nazionale (1,9 decessi ogni 100 incidenti) (Tavola in allegato). Nel 2022 si riduce in Campania l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani) periti in incidente stradale, attestandosi su un valore leggermente inferiore alla media Italia (42,1% contro 44,3%).

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In Liguria il record di pedoni deceduti in 10 anni

Nel 2022 si sono verificati in Liguria 7.863 incidenti stradali che hanno causato la morte di 57 persone e il ferimento di altre 9.613. Rispetto al 2021 aumentano gli incidenti (+9,7%) e i feriti (+9,7%), mentre diminuisce il numero delle vittime (-10,9%). Ma tra il 2010 e il 2022 l’incidenza di pedoni deceduti è aumentata in Liguria, da 16,7% a 19,3%, mentre nel resto d’Italia l’aumento è stato più contenuto, da 15,1% a 15,4%. Lo si legge nel focus dell’Istat sugli incidenti stradali in Liguria. Nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte in Liguria del 51,4%, più della media nazionale (-42,0%). Fra il 2010 e il 2022 si registrano variazioni rispettivamente di -32,1% e -23,2%. Nello stesso periodo l’indice di mortalità sul territorio regionale diminuisce (da 0,9 a 0,7 deceduti ogni 100 incidenti), mentre quello nazionale non subisce variazioni (1,9 decessi ogni 100 incidenti). Nel ’22 aumenta in Liguria l’incidenza degli utenti vulnerabili per età morti in incidente stradale, attestandosi su un valore largamente superiore alla media Italia (56,1% contro 44,3%). Guardando invece agli utenti vulnerabili secondo il ruolo che hanno avuto nell’incidente (conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni), il loro peso relativo si conferma superiore a quello nazionale (66,7% contro 49,3%). Nel ’22 il costo dell’incidentalità stradale con lesioni alle persone è stimato in circa 17,9 miliardi di euro per l’intero territorio nazionale (303,5 euro pro capite) e in circa 635,4 milioni di euro (422 euro pro capite) per la Liguria che incide per oltre il 3,6% sul totale nazionale. Tra il 2021 e il 2022 l’indice di lesività rimane invariato e pari a 122,3, mentre diminuiscono l’indice di mortalità, da 0,9 a 0,7 decessi ogni 100 incidenti, e quello di gravità che passa da 0,7% a 0,6%. (ANSA).

Sulla statale del Turchino gli incidenti più gravi e più morti

L’incidentalità In Liguria, secondo il focus Istat in materia di incidenti stradali, rimane alta lungo la costa e nell’entroterra: ancora in evidenza le criticità dell’Aurelia lungo la quale si registra il maggior numero di incidenti (237, 9 decessi e 309 feriti), e delle strade statali 20, 28 e 582. Gli incidenti più gravi si registrano sulla statale del Turchino, dove gli indici di mortalità e di gravità raggiungono entrambi un valore di 25. L’A10 registra il maggior numero di incidenti (207) e feriti (324). L’indice di mortalità cresce nella provincia di Imperia, diminuisce in quelle di La Spezia e Savona e rimane invariato a Genova. Nel ’22 il maggior numero di incidenti (6.654, l’84,6% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 30 morti (52,6% del totale) e 7.913 feriti (82,3%). Rispetto all’anno precedente i sinistri aumentano su tutte le categorie di strada ma l’incremento percentuale maggiore si verifica sulle strade extraurbane (+16,3%), seguite dalle strade urbane (+9,7) e dalle autostrade (+2,2%). Gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane (2,3 decessi ogni 100 incidenti) e sulle autostrade (2,2 decessi ogni 100 incidenti). L’87,3% degli incidenti ha avuto luogo tra le otto e le 21 ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria notturna tra l’una e le due (6,2 morti ogni 100 incidenti) e tra le tre e le quattro (2,5 morti ogni 100 incidenti), valori molto superiori alla media giornaliera (0,7)

Puglia, più incidenti stradali (2,2%) e vittime (11,3%)

Lo scorso anno in Puglia si sono verificati 9.286 incidenti stradali, in crescita del 2,2% rispetto al 2021. A preoccupare è il numero delle vittime delle strade pugliesi aumentato dell’11,3% in un anno, contro la media nazionale del 9,9%. È quanto rende noto l’Istat nel report relativo agli incidenti stradali avvenuti in Puglia lo scorso anno. La provincia in cui si sono registrati più incidenti è Bari (3.372), ma è il Foggiano l’area in cui ci sono state più vittime: 60 su 1.159 sinistri. Il numero più alto di incidenti è avvenuto sulle strade urbane (6.489 pari al 69,9% del totale) dove sono morte 54 persone mentre 9.368 sono rimaste ferite. Nelle città i sinistri avvengono per lo più a ridosso degli incroci mentre lungo le strade extraurbane il 60,8% degli incidenti si è verificato su un rettilineo. Gli incidenti più gravi però sono avvenuti in autostrada e sulle strade extraurbane. L’incidentalità rimane alta lungo le statali 16 (su cui è avvenuto il maggior numero di incidenti), 100, 7 e 172.

Gli incidenti più gravi sulla strada a scorrimento veloce del Gargano

Gli incidenti più gravi sono avvenuti sulla strada a scorrimento veloce del Gargano dove gli indici di mortalità e di gravità raggiungono rispettivamente 58,3 e 21,2%. Il periodo dell’anno in cui si sono registrati più incidenti è quello compreso tra maggio e settembre in cui se ne sono contati 4.512 (il 48,6% del totale), con 6.917 feriti e 120 morti. Il 77,7% degli incidenti è avvenuto tra le 8 e le 21 ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati tra le quattro e le cinque del mattino (10,7 morti ogni 100 incidenti) e tra le tre e le quattro (5,8 morti ogni 100 incidenti). Il 39,5% degli incidenti si è verificato il venerdì e il sabato notte con il 32,3% delle vittime e il 39,7% dei feriti. Il mancato rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta e la velocità troppo elevata rappresentano le prime tre cause di incidente la gran parte dei quali coinvolge due o più mezzi e nel 66,8% dei casi a perdere la vita è il conducente. Nel 2022 in Puglia è scesa l’incidenza di bambini, giovani e anziani morti in incidente stradale: rappresentano il 43,4% contro la media italiana del 44,3%. Si attesta all’11,1% il numero di vittime tra i pedoni di cui il 44% aveva più di 65 anni. Negli ultimi 12 anni l’incidenza di pedoni deceduti è aumentata in Puglia di quasi tre punti percentuali passando dall’8,9% all’11,1%, mentre nel resto del Paese l’aumento è stato più contenuto: da 15,1% a 15,4%.


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